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Raffaella Carrà, il Codacons contro Virginia Raggi: "Ripulite dalla spazzatura solo le strade di casa sua"

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Il corteo organizzato per la scomparsa di Raffaella Carrà ha fatto storcere il naso al Codacons, che ha chiesto chiarimenti sia al Comune di Roma che all’Ama. La regina della televisione italiana, venuta a mancare all’età di 78 a causa di una malattia, ha fatto “l’ultimo regalo ai cittadini”, riuscendo dove “tutti finora hanno fallito: far svuotare i cassonetti dei rifiuti e ripulire le strade dalle tonnellate di spazzatura che in questi giorni hanno invaso la città”.

 

 

“Peccato tuttavia - si legge nella nota del Codacons - che la pulizia ‘straordinaria’ sembra aver riguardato solo la zona dove risiedeva il noto personaggio televisivo, mentre il resto della capitale appare ancora in piena emergenza rifiuti”. L’associazione ha fatto sapere di aver eseguito un monitoraggio nella giornata di ieri, dal quale è emerso che tutta l’area limitrofa all’abitazione della Carrà fossero “incredibilmente puliti, con i cassonetti della spazzatura praticamente vuota e nessun rifiuto a terra”. 

 

 

“È certamente sospetto - ha fatto sapere il Codacons - che, con l’arrivo in massa di giornalisti italiani e stranieri a realizzare servizi davanti la casa della showgirl più amata del paese, tutta la zona dove risiedeva l’artista sia stata messa a nuovo, e non si veda un rifiuto a terra. Quello che appare lampante in queste ore è una scandalosa discriminazione sul fronte dei rifiuti tra cittadini di Roma nord e cittadini di Roma sud, che ricevono un trattamento diverso pur pagando la Tari allo stesso modo".

 

 

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