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Britney Spears, la telefonata al numero d'emergenza: "Abusata". A 39 anni ridotta così: l'orrore del padre?

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Discesa agli inferi senza fine per Britney Spears. La sera del 22 giugno la 39enne cantante americana ha chiamato il 911, il numero d'emergenza nazionale, "abusi" nella tutela legale a cui è sottoposta da 13 anni. La popstar rivelatasi al mondo ragazzina con Baby one more time a fine anni 90 è da allora praticamente considerata incapace di intendere e di volere. Tutto questo a poche ore dalla sua deposizione davanti alla Superior Court di Los Angeles. "Membri del suo team legale - scrivono sul New York Times Ronan Farrow (figlio dell'attrice Mia) e Jia Tolentino - cominciarono a scambiarsi frenetici sms. Erano preoccupati di cosa avrebbe potuto dire l’indomani e prepararsi al peggio se l’udienza fosse andata per il verso storto".

 

 

 

 

A differenza di quanto accade nella contea di Ventura, la telefonata della Spears non è stata resa pubblica ma coperta da segreto perché rientrano in una inchiesta in corso. Come suggeriscono Farrow e Tolentino, peraltro, il fatto stesso che l'artista pur se sotto tutela e con telefono e social media sotto controllo sia stata in grado di telefonare al 911 è decisamente singolare, se non inquietante.

 

 

 

 

Dalla mamma all'ex manager, dal parrucchiere di fiducia all'amica Paris Hilton, tutti si sono detti preoccupati per le condizioni in cui versa Britney, ex idolo delle teenager di 20 anni fa e il modo in cui il padre, Jamie Spears, controlla la vita della donna. La Spears riceve una "paghetta" settimanale di 2mila dollari, un'inezia se si pensa che il suo patrimonio è di milioni di dollari. Questo è il risultato di una sentenza contestatissima del 2008 con cui un giudice, nel giro di 10 minuti e ascoltando solo la versione del padre, la privò della sua libertà giuridica. 

 

 

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