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Paola Perego, a Belve il dramma personale: "Ho pensato sarebbe stato meglio morire, buttarmi dalla finestra con lui in braccio"

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Paola Perego un fiume in piena a Belve, il programma di Rai2 condotto da Francesca Fagnani. Nella puntata del 2 luglio, la conduttrice si è raccontata senza freni. Primo pensiero è andato al marito Lucio Presta, agente televisivo. Ed è stato proprio a causa del suo matrimonio, che la Perego ha subito "vendette trasversali". Stare con Presta infatti non l'ha affatto avvantaggiata: "Perché mio marito – ha ammesso – che è una persona moralmente onesta, se deve proporre una persona per un programma non proporrà mai me. Motivo? Per la paura che pensino che mi proponga perché sono sua moglie".

 

 

E ancora, ricordando i dispetti ricevuti: "La più sporca è stata la chiusura di Parliamone sabato (fu chiuso nel marzo 2017, ndr). Io sono stata il capro espiatorio ma ho pagato veramente un prezzo troppo alto". Il programma infatti non fu più mandato in onda dopo il polverone sollevato per aver letto una lista di motivi per cui le donne dell’Est sarebbero preferibili alle donne italiane.

 

 

I dolori per la conduttrice sono stati tanti. Tra questi gli attacchi di panico che l'hanno piegata per anni: "Un sacco di volte – ha confidato– ho pensato che sarebbe stato meglio morire. Però poi avevo anche paura della morte, quindi ero come il cane che si morde la coda. In quello stato sei veramente prigioniera, sei prigioniera, non c’è un’altra spiegazione". Situazione "durissima" anche dopo la separazione dal primo marito, l’ex calciatore del Napoli Andrea Carnevale. La Perego infatti era "sola" con due bambini piccoli: "Quello di sei mesi non dormiva mai per via dell’asma, avevo paura di prenderlo in braccio e buttarmi dalla finestra". Poi però è arrivato Presta e tutto è cambiato: "Un tradimento? Lo supererei", ha detto per poi lasciarsi sfuggire che il primo marito le "ha messo più corna di…".

 

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