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Paolo Beldì trovato morto in casa: mistero sulle cause. Addio allo storico regista di Fabio Fazio

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Paolo Beldì, regista di tante trasmissioni televisive, è morto improvvisamente nella sua casa di montagna a Magognino vicino a Stresa. Aveva firmato programmi iconici di Fabio Fazio da Quelli che il calcio ad Anima Mia e i Festival di Sanremo, ma anche di Adriano Celentano e di tantissimi altri. Probabimente Beldì ha avuto un infarto. A trovarlo senza vita, ieri sera 2 luglio, è stata un'amica che era andata a cercarlo preoccupata perché il regista non si era presentato all'appuntamento per seguire la partita degli Europei Belgio-Italia.

Nato a Novara, figlio di un pubblicitario, Beldì, riporta il sito dell'Ansa, aveva esordito come comico in radio per poi passare alla regia negli anni '80 nella neonata Fininvest per programmi di intrattenimento e sportivi da Banzai a Mai dire Mundial. Nello stesso periodo firma come autore le musiche originali di Drive in per quattro anni con Roberto Negri ed esordisce nel varietà grazie ad Antonio Ricci che lo chiama a dirigere prima Lupo solitario e dopo Matrjoska. Negli anni Novanta passa alla Rai, regista tra gli altri di Mi manda Lubrano e poi di Svalutation con Celentano.

Con Diritto di replica insieme a Fabio Fazio e Sandro Paternostro emerge la sua passione per i dettagli, dal calzino abbassato a una scarpa, particolari che creano il caso come quando riprese uno spettatore addormentato nella platea di Sanremo. Con Celentano ha fatto anche Francamente me ne infischi (1999), Rockpolitic (2005) e La situazione di mia sorella non è buona (2007). Sua la regia di tre Festival di Sanremo, i due condotti da Fazio e poi nel 2006 per Panariello.  

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