Striscia la Notizia, Ezio Greggio travolge il politicamente corretto: "Se la prendano con il 'Corriere della Sera'"
"Contro la dittatura del politically correct. Al mio Festival a Montecarlo le tante facce della comicità", Ezio Greggio sgancia la bomba. Inaspettate. E tutti ne parlano. Lo storico conduttore di Striscia la notizia si racconta in un'intervista a Leggo. Greggio festeggia in questi giorni il compleanno del Montecarlo Film Festival de la comédie, che ormai ha 18 anni. Torna anche quest'anno dal 31 maggio al 5 giugno (ci sarà Raoul Bova presidente di giuria). "Lo considero un miracolo, un mix di buona volontà e osservanza delle regole, per lanciare un messaggio forte in un momento in cui, lo scorso inverno, i cinema erano chiusi", racconta.
Poi svela la missione del suo festival che è diventato un appuntamento immancabile. "La commedia non vuol dire solo comicità o risate, ha tante sfumature. Con l’evento intercetto nuovi talenti, do loro la possibilità di mostrare il proprio lavoro, e quest’anno, dopo aver visionato oltre 100 film, ho creato una selezione di titoli da Paesi stranieri che non sarebbero stati visibili in Italia. Mi piace creare curiosità", dice Greggio.
Greggio è un vulcano di idee: prima Striscia, da anni come un veterano, poi la preparazione del festival. E a Leggo dice: "Anch’io ho vissuto l’apprensione e il dolore di questo periodo. Ora, per fortuna, sono vaccinato. Qui a Monaco il Principe Alberto II, che ha preso il virus e ha provato sulla pelle cosa voglia dire, ha chiesto attenzione massima". Ora s'attende il suo ritorno dietro la scrivania del tg satirico di Antonio Ricci probabilmente ad ottobre, come sempre, con il suo unico socio: Enzo Iacchetti. E proprio sul tg di Canale 5, Greggio prende le difese di Michelle Hunziker e Gerry Scotti. I due sono stati accusati di razzismo per un'imitazione sui cinesi: "Il politically correct è “scorrect”, secondo questo principio dovrebbero prendersela anche con le vignette quotidiane di Giannelli sul Corriere della sera: una simile censura è sbagliata. Io difendo l’umorismo e la libertà d’espressione".