Vittorio Sgarbi, fucilata a Maneskin e Damiano: "Come si truccano e come si vestono? Ecco chi preferisco"
Sono sulla bocca di tutti, i Maneskin. Galeotto fu l'Eurovision con l'assurdo caso montato dai francesi sul presunto uso di cocaina da parte del frontman, Damiano David. Una vicenda assurda, grottesca, per la quale già parlava chiarissimo il video anche se, alla fine, è stato necessario il test anti-droga a cui Damiano si è sottoposto per zittire le follie che circolavano incessanti.
Dunque, le polemiche e gli insulti arrivati dalla Bielorussia, dove i Maneskin sono stati bollati come "chec*** pervertite in odor di Aids". Parole terrificanti piovute nel corso di uno show televisivo, a proferire simile schifezza il conduttore. E ovviamente anche questa vicenda ha fatto molto discutere. Nel bene o nel male, comunque, il gruppo vive il suo meritatissimo momento di gloria, iniziato con il trionfo a Sanremo con il brano Zitti e Buoni e proseguito fino al tripudio dell'Eurovision e delle classifiche scalate un po' in tutto il mondo.
Talmente sulla bocca di tutti, i Maneskin, che anche Vittorio Sgarbi sente la necessità di dire la sua su di loro. Lo fa su Twitter, dove rilancia un suo sintetico pensiero. "Quando di un gruppo più che della musica si parla di ciò che indossano, come si truccano o cosa dicono, siamo nel campo delle mode. Ma la creazione artistica è altra cosa. Per questo, per esempio, ai Maneskin, preferisco gli Extraliscio", taglia corto Sgarbi. Forse, il critico d'arte, in questo caso è un pizzico ingeneroso: in verità si è parlato moltissimo della musica dei Maneskin, tema però finito in secondo piano in questi ultimi giorni per il surreale coca-gate e per la vergogna bielorussa.