Toto Cutugno, "sei mesi dopo scoppiò la guerra". Maneskine, cocaina e vergogna francese: una inquietante profezia
C'è un filo che lega i Maneskin e Toto Cutugno, ultimo vincitore italiano, 31 anni fa, dell'Eurofestival prima dei ragazzi romani. "Ha vinto un pezzo rock e mi ha fatto molto piacere perché significa che l’Italia può fare tutto", si è complimentato il cantante che oggi ha 77 anni. "Capacità scenica e modo di stare sul palco, sono andati fuori da tutti gli schemi e proprio questa è stata la loro forza", ha commentato.
Ai tempi di Cutugno dovevano esserci i Pooh, vincitori a Sanremo 1990, scrive il Corriere della Sera, "ma ci ripensarono. E allora chiesi io di poterci andare da secondo". Allora c'era molta tensione a Zagabria, ricorda Toto, c'era ancora la Jugoslavia: "Nel pomeriggio salii su una mongolfiera contro il parere dei miei discografici. Sbandò e mi vennero a prendere, incavolatissimi". E la sera non portò Gli amori, con cui aveva gareggiato quell’anno, ma scelse un brano Insieme: 1992 dove il cantante raccontava "l’Europa unita prima che si realizzasse".
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Poco dopo sarebbe scoppiato il conflitto in Jugoslavia. "Quattro ragazzi del coro mi raccontarono dei problemi", prosegue Toto Cutugno, "sei mesi dopo ci fu la guerra e uno di loro è morto. Non posso dimenticarlo". Quella sera però le cose andarono bene: Toto Cutugno infatti riucì a battere, esattamente come adesso, i francesi, rappresentati da tale Joëlle Ursull. E con un copione davvero simile a quello di sabato: "La Francia era prima, io ero terzo o forse quarto e verso la fine l’ho superata". Ma nessun ministro degli Esteri a Parigi allora provò a contestare la sua vittoria, con fantomatiche accuse di uso di droga, come è accaduto per i Maneskin. E si spera che a differenza di allora, non stia per scoppiare nessuna guerra.
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