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Flavio Insinna, "Il pranzo è servito" male. Girano voci in Rai: "Chi aveva scelto Corrado", stroncato prima di iniziare

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Corrado, perdonali: non sanno quello che fanno. In Rai ti vogliono bene, e anche parecchio, e sono spinti dalle più buone intenzioni. Solo che, poi, vai a capire quello che accade nei corridoi di Viale Mazzini: ogni tanto le buone idee si perdono via. E dire che stavolta erano partiti alla grande, scippando alla concorrenza un cult come Il pranzo è servito. Il celebre format ha scritto la storia della televisione, facendo compagnia a intere generazioni nelle ore prandiali. Ha esordito nel 1982 su Canale 5, rimanendoci fino al 1992, per poi spostarsi su Rete Quattro per l'ultima edizione. Ora, a 28 anni di distanza, torna in tv esordendo per la prima volta sull'ammiraglia pubblica.

 

 

 



Collocazione perfetta - Stando infatti a quanto riportato dai siti Davide Maggio e Tvblog, vedremo Il pranzo è servito questa estate su Rai Uno, subito dopo il Tg1 delle 13.30: una collocazione perfetta, che va a coprire il vuoto lasciato da Oggi è un altro giorno per poi cedere la linea all'edizione estiva di La vita in diretta. Insomma, un vero colpaccio. Peccato che questa idea giusta potrebbe essere sviluppata nel modo sbagliato. Stando infatti alle informazioni finora emerse, si sarebbe deciso di aggiornare il celebre format per renderlo più appetibile al pubblico contemporaneo. Il che, di per sé, non è sbagliato: tutto sta nel capire cosa si voglia "migliorare". Ebbene, tenetevi, ma hanno rottamato il maggiordomo: al suo posto, dovrebbero esserci le due professoresse de L'Eredità. La domanda sorge a questo punto spontanea: perché, di grazia? Cosa vi ha fatto di male quel povero maggiordomo? È vero, ha il grande limite di essere un uomo anziché una donna, però si portava dietro tutto un immaginario funzionale al programma. Le Professoresse, onestamente, sono un'altra cosa: non migliore o peggiore, semplicemente diversa. Tra l'altro - la buttiamo lì - prevedere due personaggi fissi, anziché uno solo, incide sui costi. Ma andiamo avanti. L'altra grande trovata è l'inserto musicale. Per qualche inspiegabile motivo, dovremmo tutti cantare dopo pranzo. Lo spazio sarebbe curato da Simone Jurgens, che è il figlio di Stefano Jurgens ovvero uno degli autori di punta di Bonolis (è spesso presente ad Avanti un altro!) nonché firma storica di molti programmi condotti da Corrado. Infine, l'ultimo punto dolente: la conduzione. In pole position c'è Flavio Insinna: la Rai vuole affidare a lui il nuovo Pranzo. Senza nulla togliere alla grande professionalità del conduttore de L'eredità, l'impressione è che la scelta naturale sarebbe dovuta essere un'altra, ossia Claudio Lippi.

 

 

 



Le alternative - Lo stesso Corrado consegnò il testimone a Lippi, nel 1990, affidandogli in diretta tv il destino de Il pranzo è servito: lo considerava il suo erede al punto da volerlo ufficialmente "battezzare" davanti alle telecamere. A sua volta Lippi ha sempre ribadito che gli sarebbe piaciuto tornare alla guida del format ed è dunque improbabile che abbia rifiutato un eventuale ingaggio della Rai. Un'altra ottima opzione sarebbe stata Carlo Conti, che ha già dimostrato di essere un ottimo Corrado bis con La corrida. Tra l'altro il pubblico lo adora: lo seguirebbe a qualsiasi orario. Se poi si voleva a tutti i costi sparigliare le carte, sarebbe stato bello puntare su un gradito ritorno (Alessandro Greco?) oppure giocarsi una quota rosa: Antonella Clerici, per esempio. Invece niente. Il pranzo è servito e tocca farcelo andare bene così come sarà.

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