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Tommaso Zorzi, vita stravolta dopo sei mesi di GfVip: "Sostegno psicologico". La confessione: com'è ridotto

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Non è semplice tornare alla vita reale, dopo mesi e mesi nella casa del Grande Fratello Vip, il reality di Canale 5 condotto da Alfonso Signorini. E non è facile nemmeno per il vincitore, Tommaso Zorzi, che si racconta a una settimana dal trionfo a Casa Chi, il format proprio di Signorini. Il ritorno alla normalità, con una fama amplificata, dopo sei mesi nella casa di Cinecittà è tutt'altro che semplice.

 

"Sono nella fase in cui sento ancora trenta volte al giorno Stefania Orlando - rivela Zorzi, che con la Orlando ha stretto una profonda amicizia -. Mi devo staccare lentamente da quelle che erano le mie abitudini dentro la Casa. Essendomi abituato ad alzare con la voce della Orlando o a interagire con Oppini staccare completamente non riesco, quindi sono persone che sento più volte al giorno, anche perché con Stefania stiamo vivendo uno stato psicofisico simile. Siamo stati nella Casa lo stesso tempo e quindi ci confrontiamo su quella che è la ripresa dal punto di vista personale e psicologico. Il Grande Fratello ci dà anche un sostegno con Piera, che è la psicologa che ci gestiva anche dentro la Casa. È uno shock a tutti gli effetti", rimarca. Insomma, sostegno psicologico dopo il GfVip. A seguirlo, la stessa psicologa che seguiva gli inquilini del reality.

 

E ancora, Zorzi spiega: Io sono entrato al Grande Fratello in un momento in cui funzionavo e credo che la carta vincente sia stata questa. Magari tante volte questi reality vengono sfruttati da personaggi in momenti di calo, in cerca di rilancio. Io ho fatto esattamente il contrario: nel momento in cui stavo surfando i social ed ero al massimo della popolarità, lì ho deciso di estenderla poi a un pubblico più nazional popolare, che te lo da solamente la televisione. Io ho sempre sognato di fare televisione come mestiere e il primo step era farsi conoscere dal grande pubblico e credo che il Grande Fratello per noi giovani sia un’esperienza unica, perché in televisione i mezzi che abbiamo a nostra disposizione sono pochi per iniziare e per farlo bene", conclude Zorzi. Il quale, è già scritto, avrà un radioso futuro televisivo.

 

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