Sanremo 2021, Max Gazzè e il raptus all'Ariston: si butta dal palco sulle sedie vuote, non riesce a rialzarsi
Un Max Gazzè in preda a una crisi di astinenza da pubblico si lancia a tutta velocità dal palco del Festival di Sanremo verso la platea desolatamente vuota. Il cantautore romano, in un ironico moto di protesta civile a metà strada tra un immaginario movimento "occupy Ariston" e uno slancio molto punk, decide di dar sfogo alla frustrazione di tutti i musicisti italiani, bloccati a casa da un anno causa Covid, e vestito non più da Leonardo da Vinci, come la prima serata, ma da impiegato Superman, novello Clark Kent delle sette note, si esibisce nel gesto più liberatorio di ogni concerto, buttandosi sulle sedie vuote.
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Il rituale live di ogni concerto che si rispetti prevede che il pubblico accolga il cantante e lo sollevi con le mani, facendogli percorrere tutta la platea e riportandolo sano e salvo sul palco. L'alternativa al cosiddetto crowdsurfing, e massimo segno di disappunto, è che il pubblico si apra come le acque davanti a Mosè, facendo sfracellare a terra il malcapitato artista.
Ecco, a Gazzè è andata più o meno così: preso dalla foga, ha calcolato male l'impatto con i sedili dell'Ariston faticando non poco a riemergere. Chiamiamoli effetti collaterale del lockdown musicale che, Sanremo a parte, rischia di andare avanti ancora molto a lungo.