Sanremo 2021, il tradimento di Adriano Celentano: "Da più di un anno". Flop, ora si capisce tutto...
Dove sono finiti gli "amici"? Quelli che ti devono dare una mano nel momento di difficoltà? Quelli che per mesi "bisogna fare qualcosa per aiutare il mondo dello spettacolo!" e "dateci visibilità!" e "vogliamo tornare nei nostri spazi!" e "Nessuno ci ascolta!". Dove sono? Scomparsi come pipistrelli all'alba. Cioè, quello del teatro Ariston è nettamente il palco più prestigioso d'Italia, è il proscenio capace di veicolare ogni genere di messaggio e lorsignori cosa fanno? Scendono dalla nave costretta al mare in burrasca. Anzi, "annusando" la burrasca, neppure ci salgono. Lasciamo perdere le grandi star straniere: quelle vogliono il grano sonante e, quest' anno, molto probabilmente non sarebbero venute neanche se lusingate da cachet di primissimo livello (impossibili tra l'altro, non c'è una lira). Qui invece parliamo dei nostri rappresentanti, degli attori di prima fascia, dei teatranti, dei mammasantissima del racconto, dei grandi comici (ce ne sono ancora?), di quei cantanti che hanno la puzza sotto il naso e mai si mischierebbero nella fetentissima gara canora ma l'ospitata celebrativa te la fanno volentieri, purché ben remunerata. Ecco, quest' anno rinunciano anche a quella, lasciano Amadeus e Fiorello al loro destino, se ne fottono assai.
Lasciamo stare Jovanotti, amico intervenuto l'altra sera trenta secondi al telefono: non si è fatto vedere ma, va detto, aveva gentilmente declinato anche un anno fa quando gli ascolti esplodevano (però un "ragazzo fortunato" poteva anche concedercelo). Ma gli altri? Robertaccio Benigni a Sanremo è venuto per anni a strizzare palle a chiunque, ci ha recitato mezza Divina Commedia, ha detto e fatto tutto quello che gli è passato per la capoccia. Quest' anno no, dileguato. E Adriano Celentano? Pure lui non interessato e in questo caso, quantomeno, Ibrahimovic ne ha fatto le veci. Eppure i due sono stati contattati, ce lo ha detto lo stesso Amadeus in conferenza: «Li ho chiamati ma non se n'è fatto niente. Io però rispetto serenamente la scelta di chi ha preferito non venire. Del resto quest' anno va così».
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Ecco, lui la rispetta, noi un filo meno. Il mondo dello spettacolo che per mesi ha urlato ai quattro venti il suo legittimo disagio, sceglie di non sfruttare l'occasione più importante per veicolare il messaggio del "non dimenticatevi di noi", preferisce lasciare che il direttore artistico e Fiorello si schiantino in solitaria e lo fa senza battere ciglio. No, all'Ariston vengono solo a promuovere la fiction, viceversa chiedono cifre decisamente fuori dalla portata (si era parlato di convincere Lady Gaga a fare una capatina, certo, come no). Dove sono gli "amici"? Tutti a casa a godersi lo spettacolo del Festival in mezzo alla tempesta. Bella cosa.