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Sanremo 2021, Maneskin fuori controllo contro Fiorello e Amadeus: "Si salutano con il c**o". Cosa c'è dietro

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I Maneskin i veri protagonisti di questa nuova edizione di Sanremo? Sembrerebbe proprio di sì. Dopo il tam tam sul presunto plagio della canzone presentata in gara al Festival, “Zitti e buoni”, ecco che la band torna a far parlare di sè. Nella seconda serata della kermesse musicale il profilo Twitter ufficiale ha fatto discutere per alcune accuse social. Prima l’attacco alla giuria demoscopica “composta da un campione di 300 persone, abituali fruitori di musica che per una volta nella vita avranno il potere assoluto sui concorrenti di Sanremo, che je possino”. Poi l'uscita hot: “Quindi ieri sera parlavano di c**o, stasera si salutano con il c**o. Domani?”. E infine il commento ai palloncini in platea: “Quei palloncini a forma di spettatore possono essere utili: chi riesce a farli esplodere durante l’esibizione vince Sanremo. Amadeus presto fai modificare il regolamento”.

 

 

Finito? Neanche per sogno. I social dei Maneskin se la sono poi presa con i conduttori: “I palloncini dovevamo scoppiarli con un acuto di Damiano stai fermo con quelle manacce ma porca miseria vai un po’ a elencare i nomi delle dita dei piedi”, hanno scritto in riferimento a Fiorello. Mentre ad Amadeus non ci vanno meno per il sottile: “Ma Amadeus si chiama Amadeus come Mozart, perché è una specie di dedica? Ne sa di musica classica?”. Ed ecco che ce n'è anche per Laura Pausini, vincitrice dei Golden Globe con la canzone “Io Sì/Seen”: “A babbo di Laura Pausini, ma restituisci i premi a tua figlia e comprati dei soprammobili come tutte le persone normali”.

 

Commenti che hanno mandato nel panico i fan del gruppo. Nulla di grave, solo una trovata del social media manager. “Buonasera - è il cinguettio di spiegazione - come sapete i Maneskin sono impegnati a Sanremo2021. Nel frattempo hanno affidato questo profilo Twitter a Dio (seguito da quasi 900mila follower o ‘fedeli’ di Twitter) che ricambierà il loro gesto di buona fede combinando grandi casini, come da tradizione rock. Su, al lavoro”. 

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