Sanremo 2021, la battuta sovranista con cui Fiorello inchioda Mario Draghi: "I suoi preferiti"
Mattatore-Fiorello, sempre più presente sul palco di questo Festival di Sanremo senza pubblico. Una presenza necessaria, dati i tempi che corrono. E un Fiorello molto più impegnato all'Ariston rispetto all'anno scorso, quando le incursioni al fianco di Amadeus erano più diluite. E la seconda serata non ha fatto eccezione. Strepitoso il "filone-patatone": Amadeus ha confessato che sua moglie in intimità lo chiama "patatone" e Fiorello ci ha marciato sopra per tutta la serata, a suon di "Pat" e "patatone".
Ma proprio come nella prima serata, Fiorello non ha risparmiato neppure una battuta su Mario Draghi. Alla prima, il premier era finito nel mirino ed era stato descritto come "una Angela Merkel con la cravatta che guarda Sanremo davanti a un Telefunken", ossia un televisore obsoleto. Ed ecco che anche al secondo appuntamento fa capolino Draghi, sempre nelle parole di Fiorello, il quale ci dice che "la sua band preferita sono i Bundesbank", ovvero la Banca centrale tedesca, quella dei falchi del rigore. Battuta decisamente "sovranista", quella di Fiorello, che ha fatto leva sulla vena germanica di mister Draghi.
Infine, una nota curiosa sulla seconda serata: il carrellino con cui Amadeus portava i fiori alle artiste, al centro di molteplici gag proprio di Fiorello, è stato archiviato. Sostituito da uno specifico addetto alla consegna dei fiori con guantino nero. E ancora, sempre in tema mattatore-Fiorello, notevole anche il secondo "verso" ad Achille Lauro, il Pelide piumato. Applausi, come sempre.