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Sanremo 2021, Achille Lauro "blasfemo"? Lacrime di sangue sul volto, c'entra la Madonna di Civitavecchia

Francesco Fredella
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Lasciate ogni pregiudizio, voi che guardate il Festival di Sanremo! Scherzi a parte, quando arriva Achille Lauro con i suoi quadri sul palco dell’Ariston accade di tutto. Proprio all’Ariston, qualche anno fa, è arrivato il successo per Achille Lauro. Oggi il cantante cavalca l’onda con un’inarrestabile ascesa. 

Nella prima puntata del Festival Achille Lauro chiama la sua performances "Solo noi". Un momento di grande spettacolo, interesse, che diventerà sicuramente uno dei grandi temi di dibattito di questo Festival. 

 

 

Lacrime di sangue sul volto (citazione "quasi blasfema" alla Madonnina di Civitavecchia e invito molto laico a non avere pregiudizi di alcun tipo, né sessuali né religiosi). E poi trucco, piume e acconciatura abbastanza sopra e le righe: ad Achille Lauro piace stupire così. I suoi quadri, che un po’ ricordano i look di Renato Zero di trent’anni fa, sono già diventati virali. Ne farà uno diverso ogni sera. Quindi mettetevi comodi. Sulla pagina Twitter ufficiale di Sanremo si legge, a proposito di Achille Lauro, “Distante. Scostante. Alieno. Trafitto”. Ma non mancano le polemiche, anche in questo caso. Una parte della Rete non vede nulla di tanto originale. “L’aveva già fatto trent’anni fa Renato Zero e poi Malgioglio”. 

 


Achille Lauro, nato a Verona nel 1990, è figlio di un magistrato della Corte di cassazione (sua madre, invece, si chiama Cristina Zamboni). Cresce a Roma e decide di trasferirsi dal fratello Federico a 14 anni. Inizia così il suo amore per la musica. Un rapporto che ancora oggi lo porta ad essere famoso in tutto il mondo. Anche per il suo modo di essere sempre sopra le righe. 

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