Sanremo 2021, Fiorello sconvolge Amadeus e telespettatori: "Più c***i per tutti"
Fiorello parte in quarta e il Festival di Sanremo si scalda subito. Truccatissimo, imbellettato, rossetto rosso vistoso e abito sgargiante alla Achille Lauro, il co-conduttore e "mina vagante" gioca a scompaginare i piani di Amadeus, direttore artistico e conduttore "titolare". In realtà la coppia funziona alla grande, affiatata e senza ombre di screzi. Un anno fa, Fiorello non prese bene qualche critica alle sue improvvisazioni, pensò addirittura di mollare in corsa. Quest'anno sembra molto più rilassato, a suo agio, o forse è la responsabilità di mandare avanti uno show ultimo baluardo di normalità in un Paese stravolto dal Covid.
"Non ci voglio pensare". La sfida di Amadeus a poche ore dal vita: Italia in fermento
Sta di fatto che "Fiore" brilla e lancia subito il motto del Festival 2021, "più c***i per tutti". Proprio così, testuale. Con un Amadeus tra l'imbarazzato e il divertito, anche se nulla sembra casuale. Quando si avvicina ai colleghi di Rai Radio 2 che seguono l'evento in diretta li etichetta con "i tre c***i di Radio 2". Aridaje. E in un brevissimo lampo politico, si avvicina ad Amadeus parlando della famosa "lobby etero" che domina l'Italia, dalla politica alla televisione. E pensare che fino a quando a Palazzo Chigi c'era Rocco Casalino, portavoce dell'ex premier Giuseppe Conte, era tutto un sussurrare della potentissima "lobby gay", Rai compresa. Ma ora c'è Mario Draghi, "una Merkel con la cravatta", scherza ancora Fiorello. "Il presidente ci sta guardando con il suo Telefunken... Un premier di alto profilo, come si dice. Nel suo curriculum lui le lauree se le cancella. Parla cinque lingue, sì, ma contemporaneamente".