Carmen Russo, confessione molto intima: "Sesso con la mascherina?". Sotto alle lenzuola, con Enzo Paolo Turchi...
Carmen Russo ed Enzo Paolo Turchi hanno una figlia, dieci cani e stanno insieme da 37 anni. «Una volta l'avvocato Bernardini de Pace ci ha detto: se fossero tutti come voi, io non lavorerei più», racconta la showgirl genovese. Eppure, come ogni coppia, anche loro in quarantena hanno avuto momenti no. E ora è inizato il lockdown atto II, anche se in "zona gialla", a Roma.
Qual è vostro segreto?
«Entrambi abbiamo un carattere aperto e positivo. Anche in clausura vediamo il lato buono: goderci la famiglia, stare insieme, seguire la piccola Maria. Certo, quando accendi la tv ti viene la depressione».
Il passato lockdown aveva generato divorzi e separazioni: nessuna lite, per voi?
«Beh, dopo due/tre settimane un po' di nervosismo saliva. Si litigava per niente, ma poi si faceva pace in cinque minuti. Siamo collaudati».
Però lei ha ammesso: in periodo di Covid, anche il sesso coniugale diventa pericoloso per la salute.
«Siete tremendi voi giornalisti (ride)! Certo, ci si pone più problemi, lo dicono anche gli esperti che il contagio è possibile. A malincuore, dunque, ci rinunciamo. Soprattutto perché io lavoro ed Enzo lavora, anche se ora purtroppo la scuola di danza che abbiamo ha dovuto chiudere. Il sesso con la mascherina rovina l'intimità, ma ogni tanto si tragredisce. Pensi ad Adamo ed Eva, nel giardino dell'Eden avevano trasgredito e avevano combinato grossi guai...».
Basterebbe fare un tampone rapido.
«Già, e subito dopo si crea il momento. È un'idea».
Anche famosi porno-divi dicono: in questo periodo, meglio l'autoerotismo.
«Bisogna stare attenti, c'è sempre tempo quando finirà la pandemia. Se il rischio supera il godimento, allora meglio evitare».
Chi dei due ha più paura del contagio?
«Forse Enzo. A primavera io e Maria stavamo in casa, lui faceva la spesa. Siamo coscienziosi entrambi, alla fine l'unica soluzione è muoversi il meno possibile».
Però avete dieci cani: tocca uscire.
«Siamo animalisti, vorrei sottolineare quanto gli amici pelosi sono stati importanti durante la quarantena. La tutela degli animali ci sta a cuore, tanti cani sono stati abbandonati dopo la prima ondata perchè i padroni che hanno perso il lavoro non se li potevano più permettere. Una cosa orribile».
Sua figlia è contenta di andare a scuola o, come dice il governatore De Luca, i bambini che vogliono studiare sono Ogm?
«De Luca è un personaggio che carica sempre tutto, non entro nelle dinamiche della Campania. Maria ama andare a scuola, ha sette anni e mezzo: si diverte e vede gli altri bambini».
Trova giusto che il premier Conte abbia tenuto le scuole aperte?
«Sì, soprattutto le elementari e le medie. Maria va in una scuola di suore con spazi immensi, giardini. È fortunata. Trovo invece eccessivo fare indossare le mascherine ai bambini così piccoli. Lei mi dice che durante l'intervallo non si può alzare e nemmeno girare la testa in direzione degli altri. Si sa che il vero problema sono i mezzi pubblici...».
Ha fatto Tale e quale di Carlo Conti, che ora ha contratto il virus ed è stato ricoverato. Le misure di sicurezza come erano?
«Capillari. Facevamo due tamponi la settimana. Quelli veloci. Uno fisso, il secondo in caso di qualche allarme. Mi spiace per Carlo, in studio c'era sempre il minimo delle persone. Nessuno di noi poteva essere accompagnato, Enzo non è mai venuto. Al trucco i ragazzi avevano visiera, camice, mascherine. Questo virus è una brutta bestia».
Lei ed Enzo siete fermi con il lavoro?
«Faccio qualche ospitata. L'accademia di danza ha chiuso a marzo, poi ha riaperto a settembre affrontando tante spese. Ora di nuovo stop. La categoria dello spettacolo non riceve nulla, non è previsto. Tante persone stanno a casa e sono in crisi».
Ha qualche sogno nel cassetto?
«Le nostre dirette Instagram casalinghe hanno avuto tanto seguito, ci piacerebbe realizzare una serie divertente. Una sit-com».
Alla Sandra e Raimondo?
«Non vorrei peccare di presunzione!».