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Stefano D'Orazio batterista dei Pooh morto a 72 anni: coronavirus e patologie pregresse, drammatico aggravamento in una sola settimana

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Era malato da tempo, Stefano D'Orazio, ma la sua morte è stata improvvisa. Il batterista dei Pooh scomparso a 72 anni era ricoverato da una settimana e le sue condizioni sono peggiorate nelle ultime ore nonostante, come scrivono i suoi compagni di band sui social, qualche miglioramento lasciasse sperare per il meglio. "Il Covid ha colpito ancora", ha annunciato in diretta a Tale e quale show Loretta Goggi. Un fulmine a ciel sereno che inquieta il mondo della musica e l'Italia intera: D'Orazio sarebbe dunque morto per un mix di coronavirus e patologie pregresse, in una drammatica accelerazione clinica nel giro di pochi giornii.

La causa del decesso è stata confermata anche dall'agenzia Asca, mentre massimo riserbo da Red Canzian, Dodi Battaglia, Roby Facchinetti e dallo staff dell'artista, che nel 2017 si era sposato per la prima volta con la giovane compagna Tiziana Grandoni dopo una vita dedicata alla musica. D'Orazio era il "ministro delle finanze" dei Pooh, di cui oltre che i testi, "i tamburi" e la voce curava anche gli aspetti legati al marketing. Ma in fondo, era semplicemente una delle anime del più popolare e longevo gruppo della musica leggera italiana.

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