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Gigi Proietti, addio a un mito: l'ultima mandrakata, morto per problemi cardiaci nel giorno dei suoi 80 anni

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Addio a Gigi Proietti: il grande attore romano è morto nel giorno del suo ottantesimo compleanno. Ricoverato da giorni in una clinica della Capitale per gravi problemi cardiaci, domenica sera era stata diffusa la notizia delle sue condizioni gravissime, in terapia intensiva. 

Una carriera enorme e variegata, dal cinema alla tv e soprattutto il teatro, dalla "romanità per eccellenza" e Petrolini a Shakespeare e Brecht. E poi doppiatore di Robert De Niro, Dustin Hoffman e Sylvester Stallone (suo l'indimenticabile urlo "Adriana!" nel primo capitolo della saga di Rocky). In 60 anni di "servizio permanente" per la recitazione ha regalato prove straordinarie e forse quella più famosa e amata non è la più prestigiosa: ma Febbre da cavallo è un cult e le mandrakate di Bruno Fioretti hanno regalato a Proietti, attore popolare e colto allo stesso tempo, come i più grandi, un posto nella storia del grande schermo italiano. A me gli occhi please è stato invece un successo con pochi precedenti per il teatro, così come IlCommissario Rocca, 20 anni dopo, ha decretato il trionfo dell'attore nel campo delle fiction tv. Ha amato Roma come pochi, tanto da regalare alla sua città addirittura un teatro, il Globe Theatre, di cui è stato fondatore e direttore artistico fino all'ultimo. 

 

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