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Venezia, Leone d'Oro a Nomadland. A Favino va la Coppa Volpi per 'Padrenostro'

sabato 12 settembre 2020

2' di lettura

Era dato fra i favoriti da principio, e 'Nomadland' di Chloé Zhao non ha tradito le aspettative. Se l'attrice protagonista Frances McDormand non è riuscire a strappare la Coppa Volpi, il film ha invece portato a casa il premio più ambito: il Leone d'Oro della 77esima Mostra del Cinema di Venezia. Strappandolo, di fatto, all'unico italiano che fino all'ultimo sembrava essere ancora in gara: 'Notturno' di Gianfranco Rosi, rimasto a bocca asciutta. Venezia, però, riesce ancora a parlare italiano con uno dei premi principali: la Coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile, infatti, va a Pierfrancesco Favino per il suo lavoro in 'Padrenostro' di Claudio Noce. Un'altra piccola soddisfazione per l'Italia anche per l'esordio del figlio d'arte Pietro Castellitto, premiato per la miglior sceneggiatura della sezione Orizzonti per 'I predatori'.

Fra i premi più importanti, la Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile a Vanessa Kirby per 'Pieces of a woman', il Leone d'Argento Gran premio della giuria a 'Nuevo Orden' di Michel Franco e il Leone d'Argento per la miglior regia a Kiyoshi Kurosawa per 'Wife of a Spy'. Nella sezione Orizzonti, ha trionfato 'The wasteland' di Ahmad Bahrami.

Poca Italia, quindi, nella Mostra del Cinema più strana di sempre. Doveva essere una prova per la ripartenza, essendo la prima kermesse del suo genere in epoca Covid, e così è stato. Fra misure di sicurezza, distanziamento e mascherine, il festival è riuscito a portare avanti la sua tradizione e a dare una speranza, e un po' di fiato, a tutto il settore. "Qui si è fatta la storia. Dobbiamo brindare al coraggio di chi ci ha creduto dall'inizio alla fine", ha detto Anna Foglietta, madrina della kermesse, durante la cerimonia di chiusura. Prima di lei, un contributo video di Mariangela Gualtieri che ha recitato un frammento di 'nove marzo duemilaventi', la poesia che ha emozionato gli italiani all'inizio del lockdown per il Covid-19. Poi l'arrivo di Diodato con una versione rivista del suo celebre brano 'Adesso', accompagnato al violino da Rodrigo D'Erasmo. Impossibile non considerare la pandemia, quindi, fra i protagonisti della Mostra. Sperando che si tratti dell'ultima volta.

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