Coronavirus, Daniela Martani licenziata in tronco da Radio Kiss Kiss: "Censurata perché sto con Zangrillo"
Talebana vegana, no vax, "negazionista del coronavirus", o perlomeno della mascherina. Daniela Martani, ex concorrente del Grande Fratello nota sui social per certe sue sparate "estreme" (tristemente celebre quella sul terremoto di Amatrice come contrappasso per aver inventato l'odiata amatriciana), è stata licenziata in tronco da Radio Kiss Kiss, e la diretta interessata ora parla di censura.
"Nella telefonata intercorsa ieri con il direttore del network è emerso che la decisione di non rinnovarmi il contratto, è stata presa a seguito delle mie esternazioni e le mie prese di posizione sulla questione Covid non conformi a quelle circolanti su tv, pubbliche e private - ha denunciato sui social la Martani - ma vicine alle più articolate e rassicuranti indicazioni dei professor Zangrillo, Clementi, Bassetti, Palù, Tarro tutti professionisti di altissimo livello che continuano a diffondere informazioni serie e non allarmistiche. Credo che la libertà di espressione sia un valore assoluto da rispettare, sancito dall’articolo 21 della Costituzione Italiana oltre che uno dei fondamentali diritti umani". Qualche settimana fa il video che vedeva la Martani in polemica con il servizio di sicurezza di un traghetto che l'avrebbe portata in Sardegna (loro gli imponevano la mascherina, lei rifiutava perché a bordo della sua auto: viaggio interrotto) aveva fatto il giro di Instagram.
"Il mancato rinnovo del contratto non è avvenuto perché scaduto, ma in considerazione di opinioni e prese di posizione esternate nella mia vita privata, che non è al servizio o al soldo delle linee editoriali di nessuna emittente pubblica o privata che sia - ha continuato ad attaccare -. Se io a un mio amico, a mia sorella, su un canale social, esprimo un parere, questo non deve diventare motivo di licenziamento. A cosa siamo arrivati? Bisogna iscriversi al partito del terrore per non far parte di questa sorta di lista nera che ti elimina prima dagli schermi, dalle emittenti radiofoniche, ti spoglia del lavoro?". La prima vittima, conclude, "è la democrazia. E questa è seguita da altre vittime inconsapevoli, non solo coloro che hanno contratto il virus o sono addirittura morti a causa o per concause connesse al Covid, ma è tutta la società civile che inizia la sua agonia, colpita al cuore da un terrorismo diffuso che ammala le menti oltre che i corpi, sconvolge le pratiche sociali, boicotta interrompe e uccide le attività economiche".