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Il ritorno dei Take That: l'effetto nostalgia (stavolta) funziona

Robbie Williams & Co. non sono più quelli degli anni 90, ma il nuovo album è discreto. A differenza delle disastrose Spice Girls. E le altre boy/girl band?
di Leonardo Filomeno martedì 30 novembre 2010

2' di lettura

L'argomento sono le band, quelle che fanno impazzire le ragazzine e non solo. Boy Band o  girl band, poco importa. La cosa evidente è che, se scompaiono per un po' di tempo, quando ritornano non riescono a non far pena. La pensa così un mio amico giornalista, Lorenzo Tiezzi. In un recente scambio di mail il sottoscritto si ritrova a parlare con lui del ritorno dei Take That. "Ma guardali", mi fa giustamente notare: "Fanno proprio pena". La mia risposta è la seguente: "Beh, sì. E' impossibile darti torto. Per rendersene conto basta prendere una foto di 16 o 17 anni fa e confrontarla con quella più recente in cui indossano la famosa maglietta della salute". Robbie Williams, insomma, fa più scena in veste di solista. E anche Gary Barlow fa più bella figura solo se decide di tornare a fare qualcosa col citato ex-amico/nemico (infatti la loro Shame è stata un successo). Effetto visivo a parte, però, il loro ritorno in cinque non è stato affatto un flop. Anzi. I concerti registrano il famoso "tutto esaurito". L'album e l'ottimo singolo The Flood vanno a gonfie vele. Altro che le Spice Girls. Sul finire nel 2007, infatti, le cinque icone del pop dance anni Novanta riprovarono a mettersi insieme. Altro strazio visivo e, soprattutto, un clamoroso fallimento in termini artistici. Concerti? Male. Vendite del Greatest Hits? Da nascondersi per la vergogna. Un disastro per loro. Tanta delusione per i fan. E tra l'altro il singolo di lancio, Headlines, non lasciò nemmeno il segno, anche se, obbiettivamente, non era affatto brutto. La stessa sensazione che proviamo adesso per i Take That, comunque, riaffiorò nell'estate 2005, quando rispuntarono, dopo qualche anno di silenzio, i Backstreet Boys, altra formazione simbolo dei 90's. Come nel caso del gruppo di Williams però, le cose non andarono male. Così la loro Incomplete, nonostante le critiche massacranti, fu un bel successo sotto l'ombrellone. Per concludere: All Saints, 5ive, N* Sync, Cleopatra, Boyzone o Destiny's Child: le reunion sono sempre dietro l'angolo. A noi non resta che farcene una ragione. O ricordare i bei tempi andati. 

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