I cartoni di Tom & Jerry potrebbero contenere "pregiudizi etnici e razziali". L’avviso appare a proposito della celebre serie del gatto che insegue il topo su Amazon Prime Instant Video, un servizio di video on demand del gruppo di Jeff Bezos, disponibile per ora negli Stati Uniti e, in Europa, solo in Gran Bretagna e Germania. In particolare, ha disturbato la sensibilità di alcuni clienti, la presenza della cameriera di colore, considerata uno stereotipo razziale. L’avviso appare a proposito del secondo volume della serie e spiega che certi pregiudizi "erano una volta luoghi comuni nella società americana, sbagliati allora e sbagliati oggi". La serie di Tom & Jerry fu creata nel 1940 negli Usa da William Hanna e Joseph Barbera, per poi raggiungere diffusione e fama mondiali. Reazioni - L’iniziativa non ha raccolto finora pareri molto favorevoli tra opinionisti e commentatori. "Scervellata" è stata bollata da parte del sociologo britannico Frank Furedi, che ha parlato alla Bbc di "falsa pietà". "Leggiamo la storia all’indietro - ha spiegato - giudicando le persone del passato con i nostri valori". Anche secondo Steve Abrahart, senior lecturer in animazione alla De Montfort University di Leicester, i ragazzi di oggi non sono scioccati da quello che vedono nei vecchi cartoni e sono in grado di capire i cambiamenti, spiegando che a proposito di stereotipi ci sarebbe anche da discutere a proposito di donne e di personaggi di altre nazionalità. Il caso Disney - Nel frattempo, sempre sul fronte del gruppo di Seattle, il Wall Street Journal rivela che Amazon e Disney sono vicine a raggiungere un accordo, dopo che il colosso delle vendite online ha bloccato i preordini dei dvd della Disney. Secondo il giornale americano, la scorsa settimana Amazon ha ripreso ad accettare i preordini per Maleficent e Guardians of the Galaxy. Lo stop alla distribuzione dei preordini è la stessa tattica aggressiva adottata che Amazon aveva adottato con alcune case editrici, tra cui la francese Hachette, per condizionare i negoziati sulla vendita online degli ebook. A giugno aveva fatto lo stesso con la Warner Bros.