Suicidio Robin Williams, parla l'amico Conolly: "Mi ha chiamato prima di morire"

di Ignazio Stagnosabato 27 settembre 2014
Suicidio Robin Williams, parla l'amico Conolly: "Mi ha chiamato prima di morire"
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A un mese e mezzo dalla sua scomparsa emerge un altro retroscena sul suicidio di Robin Williams. Una telefona, l'ultima prima di stringersi una cintura al collo. L'attore prima di farla finita ha deciso di chiamare un amico, Billy Connolly, comico 71enne. Connolly solo adesso ha deciso di rompere il silenzio e ha raccontato al Telegraph cosa gli ha detto Robin in quell'ultima telefonata. "Ho capito che mi stava dicendo addio", racconta Connolly.  "Eravamo abituati a parlare molto di Parkinson", la malattia dalla quale entrambi erano stati colpiti, anche se la diagnosi parlava di primo stadio. "Ci confrontavamo spesso sull'argomento. Mi chiamava, era una cosa abituale". "Aveva una voce diversa" - Ma in quell'ultima telefonata Williams aveva una voce diversa, ha affermato Conolly. "Ci siamo detti a vicenda che ci volevamo bene. Io gliel'ho detto molte e lui ha fatto lo stesso. Ma al termine della conversazione lui era particolarmente amorevole. Mi ha detto: 'Ti voglio bene come a un fratello'. 'Lo so', gli ho risposto. 'Sei sicuro di saperlo', incalzava. E io gli risposto di sì, che ero sicuro. E' stato il suo modo di dire addio". E ancora: "Era un amico, non era sempre depresso. Era un uomo complicato, ma una bellissima persona. Era una gioia". Il Parkinson - "Il Parkinson mi colpisce nella vita di tutti i giorni" ha aggiunto, Billy. "A volte non riesco a suonare il mio banjo così come facevo prima, perché la mia mano sinistra non si muove. Ma mi rifiuto di essere fermato dalla malattia. Devo solo andare avanti con la mia vita, è solo un altro ostacolo sul sentiero".