Icardi "I social network sono una droga"

La vita da vip dell'attaccante neroazzurro. Tra Wanda Nara, twitter e lo shopping per Milano
di simone cerronisabato 25 gennaio 2014
Icardi "I social network sono una droga"
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Doveva essere una pedina di riferimento, Mauro Icardi, per la nuova Inter di Walter Mazzarri capitanata da Erik Thohir e perché no anche per la nazionale di Prandelli. I suoi primi sei mesi all'Inter non sono stati esaltanti, anzi, i soli due gol in nove presenze, non permettono il confronto con la stagione precedente in maglia blu cerchiata. In un intervista a Style, l'attaccante neroazzurro ha ammesso la sua dipendenza da web e social network. La dipendenza da tweet - Se l'attaccante non si è fatto riconoscere per le sue prestazioni in campo, fa parlare di sé per la sua storia d'amore con Wanda Nara, modella argentina, e per la sua fama di twittatore.“I social network mi sono sempre piaciuti, è come una droga. Il tempo libero lo passo in giro per negozi e locali e guardo qualche film in televisione". D'altronde  lo stesso ventenne ha ammesso che "Il sogno? L'ho già realizzato giocando in club importanti e in nazionale. Spero che continui senza incubi". Qualcun altro, forse, avrebbe risposto: "Vincere la Champions o il Mondiale".   Wanda Nara e Mauro Icardi in giro per Milano Guarda le foto   Le origini e i modelli - Icardi, come un libro aperto, parla più o meno a ruota libera. Parte naturalmente dalle origini. "Sono di Rosario, la città di Messi. Da piccolo sono andato in Spagna, dove ho giocato nel Vecindario. A 15 anni mi ha preso il Barcellona, tre anni dopo la Samp e ora l'Inter. Nazionale? È una questione di cuore, mi sento sudamericano. Messi è grandioso, ma il mio mito è Batistuta, che l'Italia conosce. Vorrei essere come lui" Passato e presente - Ma la passione per Milano non si ferma alla passione per una maglia di pestigio come quella neroazzura, ma va oltre, fino ad arrivare alla vita mondana. "Barcellona è sul mare ed è piena di centri commerciali. A Genova sono stato benissimo, mi mancavano solo i negozi. Ora sono a Milano, i top dello shopping, ma non c’è il mare. Cosa compro? Orologi, cappellini, smartphone e tablet. Cosa non amo dell'Italia? "Spagnoli e argentini sono più allegri. L'allegria per me è come la carne grigliata: il piatto migliore al mondo".