Attenti al lupo. Nella sola giornata di giovedì 23 gennaio, alla prima del suo nuovo film, "The Wolf of Wall Street", tratto dall'omonimo libro autobiografico di Jordan Belfort, quel vecchio lupo di Martin Scorsese, ha incassato 471.243 euro. Nonostante ha una durata apparentemente proibitiva di tre ore, e quindi ha meno proiezioni degli altri film, ha già incassato in America 92 milioni di dollari. In realtà bisognerebbe dire attenti a quei due lupi. Insieme al regista non poteva mancare, infatti, il solito impeccabile Leonardo di Caprio. Ce la farà questa volta l'attore a vincere l'Oscar? Per questa pellicola, infatti, è candidato all’Oscar nella categoria del miglior attore per la quarta volta, dopo “Buon compleanno Mr. Grape” (1993), “The Aviator” (2004), e “The Departed” (2006). La trama - Jordan Belford è broker cocainomane e nevrotico che inizia la sua carriera nella New York degli anni Novanta. Assunto dalla L.F. Rothschild il 19 ottobre del 1987 entra in contatto con l'eccentrico Mark Hannah, suo tutor, che lo porterà ad una vita spericolata. Sesso, amore, tradimenti, soldi, droga è una buona dose di malavita, diventano le principali attività di Jordan. Il giorno stesso della sua assunzione viene anche sbattuto fuori da Wall Street, inseguito al collasso del mercato. Quel lunedi nero causa il suo licenziamento. Giovane e ambizioso Jordan risale la china e fonda la Stratton Oakmont, agenzia di brokeraggio che rapidamente gli assicura tutto quello che lo circonda ogni giorno. Dietro l'apparenza rispettabile c'è in realtà un complesso giro di truffe, che consente all'agenzia di guadagnare tantissimi soldi. La rivista economica Forbes pubblica un articolo che mette in luce le sue attività truffaldine, ma ciò incrementa solamente la sua immagine. Donne, sesso e cocaina - La fortuna, il denaro, le donne e la cocaina diventano ora la norma, non più l'eccezione. Separatosi dalla prima moglie, Teresa, non in grado di reggere le troppe malefatte del giovane broker, Jordan corteggia e sposa la bella Naomi. Ma oramai il suo successo ha le ore contate. l’FBI è sulle sue tracce e si accorge presto che il regno di Belfort è fondato sulla truffa. Dopo aver spostato i guadagni dell'azienda su un conto in Svizzera, Jordan decide di lasciare l'azienda, ma durante il suo discorso di commiato ritratta. Dopo varie disavventure, Jordan, viene arrestato e per evitare di passare vent'anni in prigione, decide di collaborare con la giustizia fornendole i nomi degli altri malfattori. Grazie alla sua collaborazione, the wolf of wall street, ottiene una pena minima di 36 mesi. Uscito dal carcere, Jordan riprende la sua carriera tenendo seminari sulle strategie di vendita.