Per una decina d'anni Alvaro Vitali, in arte Pierino, è stato un re della comicità italiana, un po' pecoreccia e sguaiata. Oggi l'attore romano ha 68 anni, ma di fatto dal 1983 è caduto nel dimenticatoio. Lui, attore feticcio di Federico Fellini e partner di bellezze epocali come Edwige Fenech, Gloria Guida e Nadia Cassini tra dottoresse, militari e poliziotte, è rimasto schiacciato dal suo personaggio più famoso e amato. "Pierino fu distrutto da film fotocopia decisamente più volgari - spiega in una intervista al Quotidiano nazionale -. I produttori si sono talmente vergognati da abbandonare il personaggio". E poi? "Ho fatto dei bei ruoli, anche drammatici. Ma anche se muoio in scena, tutti pensano a Pierino e se mettono a ride' come pazzi. Sono prigioniero del personaggio". Avrebbe già pronto un altro episodio della saga, insieme alla moglie Stefania Corona. "Fra Pierino, una storia divertente con lei che fa la perpetua". Nel frattempo, deve barcamenarsi con una pensione da appena 1.000 euro al mese: "In molti casi, le produzioni dei film che ho girato non mi hanno pagato i contributi. Magari si lavorava per un mese, ma versavano solo per 10 giorni. Quando sono andato in pensione ho trovato molto meno di quello che pensavo mi spettasse. Eppure ci sono colleghi che prendono meno". Per sbarcare il lunario, si è inventato uno spettacolo con la moglie cantautrice: "Una parodia degli anni '70, quattro o cinque pezzi tra canzoni sue (ha fatto anche un disco, Puzzle Sound) e raffica finale di barzellette mie. Io metto il cappellino di Pierino, lei si veste a seconda dell'occasione: feste private, compleanni...".