La tronista Sara Affi Fella accoglieva il corteggiatore Luigi Mastroianni nella sua casa di Venafro in uno dei momenti clou di Uomini e donne, e intanto il suo fidanzato segreto Nicola (oggi ex) se ne stava nascosto nell'armadio in camera da letto. Scene da commedia pecoreccia anni '70, tutto a favor di telecamere e rigorosamente all'oscuro degli autori del programma di Maria De Filippi. Uno scandalo nazionale, perché la ex tronista non ha solo tradito la fiducia della Regina di Mediaset, ma ha pure "fregato" inserzionisti pubblicitari e sponsor che puntavano sulla sua immagine sui social. Leggi anche: Non regge a insulti e minacce. La scelta drastica di Sara Affi Fella I dettagli piccanti sulla tresca di Sara sono stati rivelati dagli stessi autori di Uomini e donne nell'ultima registrazione, per amplificare il caso il più possibile e fare terra bruciata intorno alla Affi Fella: "Quattro giorni fa ho ricevuto la chiamata di una persona, che mi ha raccontato una serie di verità seguite da messaggi audio - ha raccontato Claudio della redazione -. Sostanzialmente la presenza di Sara sul trono dall'inizio era incompatibile con il senso del programma perché in realtà Sara è sempre stata fidanzata con Nicola, il suo ex fidanzato. Questa persona sostiene questo e tanto altro ancora. Nicola sapeva della volontà di iniziare questo percorso. Lo scopo ovviamente era quello di guadagnare e di avere popolarità". I due si vedevano regolarmente durante le registrazioni della trasmissione. Non solo: "I genitori di Sara andavano a prenderlo, lui in macchina stava abbassato per non farsi vedere ed entrava in casa di Sara dal retro. Ha vissuto per tutto il periodo del trono a casa di Sara. Quando Luigi è andato nel suo paese a lasciare Sara e quando lo hanno invitato a entrare in casa, Nicola si era nascosto nell'armadio". "Non esiste nessuna giustificazione, né nessuna scusante - ha replicato la diretta interessata -. Ho sbagliato, mi assumo le conseguenze e chiedo scusa a tutti. Solo una cosa: la mia famiglia in tutto questo non c’era assolutamente niente".