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Luigi Di Maio contro Fabio Fazio: "Taglio allo stipendio, ecco quando". Lascerà davvero l'Italia?

Gino Coala
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Al fuoco di fila grillino contro gli stipendi di Fabio Fazio e Bruno Vespa si è aggiunto anche il vicepremier Luigi Di Maio, che da Pomigliano d'Arco ha attaccato ancora una volta i due conduttori: "È finita l'epoca in cui in questo Paese si può guadagnare nella tv di Stato 3-3,5 milioni all'anno. Credo sia arrivato il tempo i dare una sforbiciata agli stipendi dei politici e anche a quelli di chi non sono politici ma stanno nelle aziende Di Stato".  Leggi anche: Che tempo che fa, clamoroso sfogo di Fazio: lascia l'Italia? A rilanciare un vecchio cavallo di battaglia pentastellato ci aveva pensato ieri l'ex parlamentare Alessandro Di Battista, che ha rimesso Fazio e Vespa nel mirino dei suoi attacchi solo dopo aver partecipato come ospite a Che tempo che fa e Porta a Porta. Di Maio ha subito fatto eco al sodale grillino, puntando il dito sia su chi in Rai non si è adeguato al tetto dei 250mila euro all'anno imposto a giornalisti e manager, sia sui parlamentari: "Entro estate 2019 - ha aggiunto Di Maio - i nostri obiettivi sono la riforma costituzionale che taglia 345 parlamentari e il taglio degli stipendi di parlamentari, politici e funzionari pubblici. Chi non vuole arrivare all'estate - ha concluso - ha paura di perdere o la poltrona o lo stipendio, e tra quelli non ci siamo noi". Insomma, la "deadline" è fissata per la prossima estate: Fabio Fazio espatrierà davvero così come ha detto, con una battuta, a Che tempo che fa di domenica sera?

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