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Crozza-Littizzetto,battute riciclatesul palco dell'Ariston

Ai comici del Festival cachet ricchissimi. Ma loro rincicciano battute e sketch già usati in tv o contenuti in libri giù pubblicati

Matteo Legnani
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  Centinaia di migliaia di euro in cachet euro per ascoltare battute vecchie e riciclate. Perchè le esibizioni del duo Littizzetto-Crozza a Sanremo 2013 sono un campionario perfetto di autoplagio. I due, infatti, hanno fatto ampio ricorso al loro repertorio per esibirsi sul palco dell'Ariston nell'edizione 2013 del Festival di Sanremo. Il monologo contro la violenza sulle donne recitato l'altra sera da Luciana, ad esempio, arriva in parte da un libro che la Littizzetto ha pubblicato a fine 2012: "Madama Sbatterfly". Lì ci sono battute come "Dire ti amo non provoca impotenza", "Il Creatore non ha detto: E la suocera fece l'arrosto, fatelo sempre così in memoria di me". E lì c'è pure, seppur in una forma leggermente diversa, il rimprovero ai maschi per l'odore dei piedi, "arma di distruzione di massa". Anche "dormire sul vostro omero ci dà un po' la sensazione di poggiare la mandibola su un ramo secco di castagno" non è nuova: c'era già in una rubrica che la stessa Littizzetto teneva sul quotidiano torinese "La stampa", al pari della battuta sulle russate forti al punto che sembra di dormire "ai piedi dello Stromboli". Anche Crozza si è guradato bene dal risparmiarsi l'autoplagio: le imitazioni di Ingroia e Montezemolo sono prese in modo più o meno integrale da puntate recenti di "Crozza nel paese delle meraviglie" in onda su La7. Come alcune battute su Berlusconi, Monti e Bersani. Da "Ballarò" arriva invece lo sketch del Cavaliere che lancia banconote al popolo, tanto sono soldi sottratti alla scuola, alla sanità e alla ricostruzione de L'Aquila. E che dire di neri Marorè, ieri sera arruolato tra i giurati in sostituione di Carlo Verdone colpito da ascesso? All'Ariston non ha trovato di meglio che tirare fuori la parodia di Alberto Angela, vista milioni di volte.  

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