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Littizzetto offende il Cav: Sanremo slitta

Fabio Fazio Luciana Littizzetto

Lucia Esposito
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Sono ore di fibrillazione al settimo piano di viale Mazzini dove si sta ragionando di far slittare il Festival di Sanremo. Tutto inizia domenica sera, 10 dicembre dopo le battute di Luciana Littizzetto (molto pesanti) a Che tempo che fa su Rai tre sul ritorno in campo di Silvio Berlusconi. Una "battuta" in particolare ("Berlusconi ci ha rotto il c...")  potrebbe costare molto cara alla comica torinese. A Viale Mazzini si sta cominciando a valutare l'ipotesi di spostare il Festival di Sanremo previsto dal 12 al 16 febbraio, e condotto dagli stessi Fabio Fazio e Littizzetto. La decisione non è ancora stata ufficializzata, ma pare essere certa, definitiva. Secondo Dagospia, non ci sono dubbi: il Festival slitterà, ma la decisione verrà comunicata solo dopo il Cda di Viale Mazzini della prossima settimana. Verro: "Porsi il problema" - "Credo che l'azienda debba cominciare a porsi il problema di un'eventuale sovrapposizione tra elezioni politiche e Festival di Sanremo. Se il Festival, oggi calendarizzato dal 12 al 16 febbraio, dovesse trovarsi a cadere nella settimana delle elezioni o in quella subito precedente, io francamente sarei per un suo rinvio", ha dichiarato Antonio Verro, consigliere di amministrazione Rai. Secondo Verro in quel periodo il servizio pubblico sarà chiamato a rispettare una serie di obblighi che, prosegue "nelle prossime settimane saranno definiti più nel dettaglio dalla Commissione vigilanza".  L'obiettivo - In sostanza si vuole evitare che il Festival, negli ultimi anni diventato anche un palcoscenico per esternazioni politiche in chiave anti-Cav, abbia un impatto diretto sulla campagna elettorale. Sarebbe francamente difficile pensare che a un Festival imparziale, poichè condotto dalla premiata coppia Fazio-Littizzetto, vicina alla sinistra e che, come dimostrato domenica sera, non si fa alcun problema a scadere nel triviale se c'è Berlusconi da insultare. Cicchitto incalza - Sulla questione è intervenuto anche il capogruppo Pdl, alla Camera Fabrizio Cicchitto: "L'ipocrisia regna sovrana nel sistema delle comunicazioni. Fra poco tempo scatta la par condicio. Epperò, proprio alla vigilia delle elezioni, il Festival di Sanremo previsto per il 12-16 febbraio 2013 sarà guidato da due personalità come Fazio e la Littizzetto che non sanno dove stia di casa l'imparzialità. Entrambi - incalza l'esponente pidiellino - già si stanno esibendo con toni marcatamente di parte e ieri la Littizzetto ci ha fatto capire quello che ci aspetta. Tutto ciò pone la presidente della Rai Tarantola e il dg Gubitosi davanti ad enormi responsabilità". Rispetto della par condicio  Effettivamente ci sono da rispettare le regole sulla par condicio e, ad ogni parola della Littizzetto, i dirigenti Rai starebbero con il fiato sospeso. Al settimo piano di Viale Mazzini viene ormai dato per sicuro lo slittamento del Festival di Sanremo, per ora previsto dal 12 al 16 febbraio. Il ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri ha indivuato per il voto due date, il 17 febbraio o il 24 febbraio. La Rai quindi sta prendendo in considerazione di far slittare la kermesse canora nel periodo tra il 16 febbraio e il 5 marzo. Ma non si esclude un'altra possibilità nel caso in cui si andasse all urne il 24-25 febbraio di mantenere la data originaria ma abolendo del tutto la satira politica. 

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