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Rai sobria, ma non con Benigni: ecco quanto pagheranno Roberto

Al comico quasi 6 milioni di euro per una serata sulla Costituzione e dodici puntate su Dante. Con i tecnici i compensi (per qualcuno) non calano

Giulio Bucchi
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di Francesco Borgonovo Sarà anche la Rai dei tecnici e dei sobri, ma i compensi di Roberto Benigni sono quelli milionari di sempre. Ieri sul Fatto quotidiano il bravo Carlo Tecce ha scodellato le cifre riguardanti il ritorno in video del comico toscano, che il 17 dicembre prossimo condurrà una prima serata su RaiUno. Il programma si intitolerà La più bella del mondo e si occuperà, almeno nella seconda  metà, della Costituzione italiana. La prima parte, invece, dovrebbe comporsi di un classico monologo satirico a base di battute più o meno politiche. Bene, per questo show, rivela Tecce, la televisione pubblica sborserà 1,8 milioni di euro. Tutto compreso: regia, scenografia, registrazione a Cinecittà. Produzione a cura della Melampo di Benigni e della Arcobaleno 3 di Lucio Presta.  La domanda più ovvia è: vale la pena spendere tutti questi soldi per Robertaccio? Risposta: per quanto le posizioni politiche del guitto possano non piacere a tutti, sì. Basta guardare gli ascolti ovvero l'unica legge che conti in televisione. L'ultima volta che il nostro si è palesato sul piccolo schermo, cioè a Sanremo 2011, ha fatto il botto: 50% di share, con 15 milioni di italiani incollati allo schermo per vederlo discettare dell'inno nazionale. Un'infornata di retorica piuttosto stucchevole, ma di innegabile successo, mediatico e commerciale. Identica storia nel novembre 2010, quanto Benigni partecipò al soporifero Vieni via con me della coppia Fazio-Saviano: 25,48% di share, miglior risultato di RaiTre in dieci anni. Leggi l'articolo integrale di Francesco Borgonovo su Libero in edicola oggi, giovedì 15 novembre

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