L'agricoltura urbana produce il 15-20% del cibo complessivo mondiale

Nuova partnership di Wwf e Grow the Planet sotto lo slogan 'Coltiviamo la Natura in città'
domenica 9 dicembre 2012
L'agricoltura urbana produce il 15-20% del cibo complessivo mondiale
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Roma, 6 dic. - (Adnkronos) - Nel mondo circa 800 milioni di persone si occupano di agricoltura urbana, producendo il 15-20% del cibo complessivo. Gli orti urbani sono 70 milioni negli Stati Uniti, 18 milioni solo in Italia. Da questo crescente interesse prende il via la nuova partnership sugli orti urbani di Wwf e Grow the Planet (community virtuale che ha reso 'social' l'antica arte del coltivare la terra), sotto lo slogan 'Coltiviamo la Natura in città'. Perché, per il Wwf, gli orti urbani non solo garantiscono cibo sano a chilometri zero, diffondendo stili di vita più sani e sostenibili (ottimi anche in tempi di crisi), ma soprattutto possono diventare una rete viva di aree verdi in grado di aumentare la biodiversità nelle nostre città. Da oggi sulla piattaforma Wwf 'One Planet Food' dedicata all'alimentazione sostenibile, nasce la sezione speciale 'Coltiviamo la Natura in città', un percorso a tappe realizzato insieme a Grow the Planet che per i mesi a venire offrirà indicazioni sempre nuove per avviare l'orto in tutte le stagioni e nonostante i limiti di spazio, i segreti per coltivare bio e sostenibile, spunti per fare l'orto pensando all'ambiente utilizzando ad esempio materiali riciclati come lattine, pneumatici o sacchetti, consigli 'd'autore' inaugurati oggi dal racconto e dagli acquerelli del fondatore del Wwf Fulco Pratesi, e presto la nuova app per riconoscere, taggare e condividere la biodiversità del proprio orto. Come dimostra l'indagine 'Termometro della sostenibilità' condotta da Wwf e Grow the Planet a partire da 174.526 discussioni spontanee su stili di vita sostenibili individuate attraverso blog e social network nell'ultimo anno e completate da un sondaggio su facebook, l'alimentazione è infatti uno degli ambiti in cui la tematica ambientale incide di più nelle vite quotidiane degli italiani tra 18 e 45 anni. Il 32,3% delle conversazioni registrate è legato al tema dell'alimentazione, a cui va aggiunto l'8,9% di conversazioni espressamente dedicate agli orti urbani. In particolare emerge che il 45,5% degli utenti che parlano di cibo afferma di comprare solo ortaggi e frutta di stagione prodotta localmente (solo il 4,3% non tiene in conto questi fattori), il 35,7% preferisce il mercato al supermercato accanto a un 29,6% che frequenta direttamente farmer's market o produttori (il 34.7% non si stacca dal supermercato di fiducia), il 33,1% sceglie sempre prodotti biologici (il 52,3% bilancia per motivi di prezzo, mentre il 14,6% non crede al bio) e per il 61,7% a guidare la spesa sono l'origine garantita e la sicurezza dei prodotti, ancora più che gusto e sapore che interessa solo il 6,9%. Non è un caso dunque che il tema degli orti urbani sia sempre più diffuso e sentito: il 32% il campione ne ha già uno, per motivi che vedono in testa una maggiore qualità e salubrità del cibo, poi il divertimento e il risparmio economico e in ultimo l'aumento della biodiversità. Il 43% vorrebbe ma non ha spazio, il 15,3% non ha tempo, mentre solo il 3,4% non è interessato al tema. E ben il 79% del campione afferma di impegnarsi con gesti concreti per valorizzare la biodiversità anche in città.