Matera, 18 dic. - (Adnkronos) - Nato come centro per il ritrattamento degli elementi di combustibile nucleare esauriti, il centro ricerche Enea Trisaia festeggia 50 anni, mezzo secolo durante il quale si è trasformato in un un polo scientifico multidisciplinare impegnato in attività di ricerca nel campo della green economy, nei settori delle bioenergie, delle biotecnologie, della chimica verde, dei nuovi materiali per l'efficienza energetica, dell'agro-ecologia. "Il centro di Trisaia, alla luce della sua storia, della sua evoluzione tecnologica e infrastrutturale, ha sviluppato competenze ed esperienze di ricerca che gli permettono di essere un punto di riferimento a livello nazionale e regionale per supportare le strategie industriali, soprattutto dei distretti tecnologici della chimica verde, dell'agrifood, dell'energia, in un'ottica di sostenibilità", dichiara Giovanni Lelli, commissario Enea, in occasione del convegno "50 anni di ricerca dal nucleare alla green economy" per fare il punto sulle attività di ricerca condotte nei suoi laboratori, caratterizzate da una forte connessione con il sistema produttivo. Negli anni a cavallo tra il 2009 ed il 2013, il centro Enea di Trisaia si conferma struttura scientifica di riferimento per le tematiche energetiche, ambientali, delle agrobiotecnologie e dei nuovi materiali. Nell'unità tecnica di Trisaia sono avviati 20 progetti di ricerca, di cui 8 importanti progetti afferenti al programma nazionale "Industria 2015" finanziati dal ministero dello Sviluppo economico, 3 progetti Pon finanziati dal ministero dell'Università e della Ricerca, 9 progetti finanziati dall'Unione europea, in massima parte coordinati da Enea, oltre a numerosi progetti definiti con accordi di programma con altri ministeri e con le Regioni. In aggiunta, Trisaia consolida i suoi rapporti con il territorio attraverso i propri servizi di consulenza tecnico-scientifica a numerose industrie. Oltre ai progetti di ricerca finanziati da imprese, amministrazioni centrali e dalla Comunità europea, sono stati avviati anche le attività di ricerca di una serie di progetti finanziati nell'ambito del Pofesr Regione Basilicata che vedranno impegnati, oltre ai tecnici e ricercatori Enea, un gran numero di giovani ricercatori provenienti prevalentemente dalla Regione Basilicata.