Papa Francesco, per animalisti scelta del nome è un messaggio di speranza

domenica 17 marzo 2013
Papa Francesco, per animalisti scelta del nome è un messaggio di speranza
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Roma, 14 mar. - (Adnkronos) - La scelta di Jorge Mario Bergoglio di chiamarsi Francesco "è una cosa bellissima in cui non speravamo, un sogno che non si è mai realizzato e che ora si avvera", così Fulco Pratesi, presidente onorario e fondatore Wwf Italia, commenta all'Adnkronos l'elezione del nuovo Pontefice, Francesco e la scelta del nome di "un santo perfetto, segnale di nuova attenzione a piante ed animali". In fondo, aggiunge Pratesi, Bergoglio poteva scegliere un qualsiasi altro nome, ma la decisione presa "lo pone di fronte a un'aspettativa, e cioè che da questa scelta possano nascere atteggiamenti specifici, non solo per l'Italia, ma per tutti quei Paesi in cui la natura è a rischio, considerando anche che il Papa viene da un Paese, l'Argentina, che ha paesaggi a luoghi davvero molto belli". Secondo il fondatore di Wwf Italia, la Chiesa non può più esimersi dall'affrontare le tematiche che riguardano natura, ambiente e clima, "perché significa occuparsi del Creato e perché Dio è in cielo, in terra e in ogni luogo. La Chiesa - conclude - a volte ha paura di occuparsi di queste cose, invece Dio è dappertutto. Un atteggiamento di questo genere, potrebbe anche rappresentare una risorsa importante nei confronti di chi si è allontanato dalla fede". Jorge Mario Bergoglio è il primo Papa a scegliere il nome Francesco, una scelta "straordinaria" per Carla Rocchi, presidente dell'Enpa, l'Ente nazionale protezione animali. Perché Francesco "è sempre stato considerato dalla Chiesa un santo importante, ma 'fuori linea', lo dimostra il fatto che il suo nome non sia mai stato scelto da nessun papa", dichiara all'Adnkronos. Il primo atto dell'Enpa rivolto al nuovo Pontefice sarà la consegna delle 20mila firme raccolte "per chiedere che la Chiesa rinunci agli oggeti di avorio e all'ermellino, che celano la sofferenza degli animali, e speriamo che Papa Francesco, che si presenta al mondo sotto il segno della sobrietà, ne tenga conto". "La scelta di Bergoglio -conclude la Rocchi - è il segnale della volontà di mettere al centro del suo dicastero le esigenze dei poveri, dei trascurati e delle creature che non ricevono attenzione e siamo certi che, accanto alle creature umane, voglia considerare anche gli animali che sono creature del Signore". "Jorge Mario Bergoglio, eletto ieri come nuovo Papa della Chiesa cattolica ha scelto per la prima volta nella storia il nome Francesco. Ci aguriamo che questa scelta sia motivata anche dalla sensibilità e dal rispetto per gli animali che contraddistingue il frate Francesco, poi diventato santo, e che si rifletta sulle scelte che opererà". Così Massimo Pradella, presidente internazionale Oipa, l'organizzazione internazionale protezione animali. "Come capo della Chiesa cattolica, istituzione che annovera oltre un miliardo di fedeli, avrà infatti il potere di portare spunti di riflessione, dare l'esempio e rompere con alcune anacronistiche e crudeli tradizioni. Speriamo che questa importante opportunità non vada sprecata", aggiunge Pradella, citando alcune feste religiose locali che, nelle celebrazioni per il patrono, prevedono crudeltà su animali "non previste dal Vangelo", sottolinea il presidente internazionale Oipa: "ce ne sono in tutto il mondo, dalle caprette gettate giù dal campanile della chiesa alle galline uccise appendendole a un filo, passando per l'utilizzo dell'ermellino e la tradizione pasquale dell'agnello".