Oltre quattro metri di bontà. A Roma il panino 'veg' più grande del mondo

domenica 6 ottobre 2013
Oltre quattro metri di bontà. A Roma il panino 'veg' più grande del mondo
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Roma, 2 ott. - (Adnkronos/Ign) - Con un panino vegan dalle gigantesche dimensioni di 4 metri e mezzo di lunghezza e 50 centimetri di larghezza, il più grande mai realizzato al mondo, la Lav e Universo Vegano celebrano oggi la giornata internazionale della nonviolenza in onore del Mahatma Gandhi e la settimana vegetariana internazionale (1-7 ottobre). L'iniziativa è finalizzata a promuovere il MercoledìVeg, la campagna di sensibilizzazione sull'impatto delle nostre scelte alimentari sul Pianeta, l'ambiente, gli animali, la salute. Il panino 'extra-size' è stato presentato oggi a Roma, in Piazza del Paradiso (nei pressi di Campo dei Fiori) e offerto in degustazione gratuita per avvicinare i consumatori ai sapori che non sacrificano animali. Tra gli ingredienti del super panino: panella di ceci, seitan "tonnato", straccetti di soia, lupino, tutte un'ottima fonte di proteine vegetali. "L'alimentazione vegan offre gusto e nutrimento, con l'indubbio vantaggio di non arrecare sofferenze agli animali, né all'ambiente o alla nostra salute", afferma Paola Segurini, responsabile Lav settore Veg. Quasi sei italiani su dieci mangiano panini fuori casa almeno una volta a settimana: un pasto veloce e popolare, che può venire incontro alle esigenze nutrizionali di ogni fascia di età. I ceci, ad esempio, sono legumi molto versatili, ingrediente-base per le panelle: una sorta di frittata senza uova, nutriente e deliziosa (100 gr di ceci apportano circa 316 kcal, 20.9 g di proteine, 6.3 g di grassi). "In Sicilia ma anche in Piemonte, le panelle o la farinata di ceci sono un piatto della nostra tradizione culinaria più semplice e genuina, a cui la cucina vegan si ispira portando a tavola sensibilità etica e ambientale", spiega Paola Segurini. Il ciclo di produzione della carne coinvolge diverse attività responsabili dell'emissione di gas serra: si distingue come la terza fonte di emissioni dopo le istallazioni industriali/energetiche e i trasporti. Produrre un etto di salumi ha un'impronta ambientale (indicatore utilizzato per valutare il consumo umano di risorse naturali rispetto alla capacita' della Terra di rigenerarle) di 10,7 kg di Co2, equivalente a più di 90 km percorsi con una utilitaria. La produzione di 1 uovo di gallina ha invece un'impronta ambientale di 1,9 kg di Co2, all'incirca come un'utilitaria che percorre meno di 20 km. Ogni hamburger comporta la distruzione di 5 mq di foreste. Per la Lav, per avviare il cambiamento occorre l'impegno di tutti: delle istituzioni affinchè garantiscano la scelta veg in tutti i luoghi di ristoro, di ciascuno di noi perche' il pasto quotidiano non sia causa di sofferenze per il Pianeta. Solo la ristorazione scolastica - ricorda la Lega Antivivisezione, fornisce ogni anno in Italia più di 2 milioni di pasti ad altrettanti ragazzi e bambini. Se, ad esempio, le aziende di ristorazione e le amministrazioni appaltatrici contemplassero un giorno veg a settimana, questo corrisponderebbe a 3.320 tonnellate di Co2 risparmiata al giorno, 126.160 ogni anno. L'equivalente di 22 milioni di chilometri percorsi con i mezzi pubblici anzichè l'automobile, e questo solo tramite i pasti scolastici. Per questo la Lav chiede al Parlamento e al Governo l'approvazione delle proposte di legge che garantirebbero l'opzione veg nelle mense.