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Le start up della green economy italiana che nascono nella Silicon Valley

domenica 19 gennaio 2014

3' di lettura

Roma, 14 gen. - (Adnkronos) - Non solo software e microchip, oggi la Silicon Valley è anche il luogo in cui prendono forma le start up più innovative e competitive della green economy italiana, quella più giovane e creativa. Dalla chimica verde all'efficienza energetica passando per i rifiuti in orbita, sono 51 gli italiani che hanno creato 25 start up passando per la 'valle del silicio' californiana nelle sei edizioni di Best (Business Exchange and Student Training), programma nato per favorire il cambiamento culturale nelle giovani generazioni di scienziati con un progetto basato su innovazione e trasferimento tecnologico. C'è chi ha messo a punto un sistema per prevenire la spazzautura in orbita (i cosiddetti 'space debris'), chi si preoccupa di riforestare il mondo, chi punta sui biocarburanti creando opportunità di lavoro nelle zine desertiche, chi realizza sistemi per gli 'smart buildings'. Rivolto a giovani ricercatori nei campi Ict, Biotech, Tools and Machinery, Energy and Green Technology, e da quest'anno anche design e fashion, il programma è dedicato a giovani che lavorano su promettenti idee imprenditoriali, risultato di progetti di ricerca, da trasformare in un business gestito in prima persona. Il programma prevede una full immersion di 6 mesi negli Stati Uniti, dove sono nate alcune delle aziende globali protagoniste della crescita negli ultimi venti anni con uno stage presso un'azienda ad alto potenziale di crescita. Promosso dall'ambasciata degli Stati Uniti d'America a Roma, da uno Steering Commitee composto tra gli altri da Enel Green Power e Invitalia, è attuato in collaborazione con la Commissione Fulbright Italia-Usa che cura le selezione dei partecipanti e l'amministrazione delle borse di studio. Qualche esempio delle start up italiane che sono passate per Best. Luca Rossettini e Renato Panesi hanno fondato la D-Orbit con cui propongono una soluzione all'inquinamento spaziale, minaccia per le attività e la sicurezza dell'uomo (nei prossimi anni, la probabilità di guasto dei satelliti, causata dalla collisione con piccoli frammenti, aumenterà di quasi tre ordini di grandezza). La soluzione è un dispositivo in grado di rimuovere satelliti artificiali dalla propria orbita al termine della vita operativa: il deorbitaggio. Nata da un'idea di Luca Ruiu, la Bioecopest sviluppa prodotti eco-compatibili innovativi per trattare insetti, funghi, batteri e altri organismi nocivi alle piante coltivate o ornamentali, alle produzioni zootecniche, alla salute dell'uomo e degli animali. Utilizza prodotti naturali come i microrganismi antagonisti (batteri, virus, funghi...) o biochimici, compatibili con l'agricoltura e gli allevamenti biologici (e consentono di ridurre l'uso di prodotti chimici nelle attività tradizionali), non persistono nell'ambiente e sono biodegradabili. Treedom, di tre giovani italiani (Federico Garcea, Tommaso Speroni e Fiamma Romano), promuove progetti di riforestazione in tutto il mondo utilizzando un sito che permette di vedere gli alberi, georeferenziati e fotografati uno ad uno. Aziende e persone possono piantare alberi o regalarli e vederli crescere.Grazie al contributo di tutta la community, in due anni sono stati piantati più di 150.000 alberi in Senegal, Camerun, Argentina, Malawi ed Haiti, riforestando un'area pari a un milione di metri quadri. Tutti i progetti sono svolti in prima persona da contadini e cooperative locali e prevedono la piantumazione di alberi da frutto, necessari per sostenere la loro autosufficienza alimentare e favorire lo sviluppo di microimprese locali. E ancora: Agroils di Giovanni Venturini del Greco è la start up attiva nel settore dei biocarburanti per i quali utilizza una nuova tipologia di impianti per lo sfruttamento dei semi di jatropha creando lavoro nell'Africa sub sahariana. Dopo aver partecipato al programma Best, Agroils ha avviato 'Smart Oil' in Ghana grazie a un investitore italiano. Obiettivo, produrre in Ghana entro il 2017 circa 8 milioni di litri di biocarburante garantendo sostenibilità ambientale e sociale e creando 1.500 posti di lavoro. Per tutti coloro che aspirano ad aggiungere la propria start up a questa lista, il bando per la nuova edizione di Best è on line ( http://www.fulbright.it/it/borse-di-studio/italiani/studio/programma-best/it/borse-di-studio/italiani/studio/programma-best/bando-di-concorso) e scade il 18 aprile. E' rivolto a cittadini italiani di età massima 35 anni, in possesso di laurea triennale o laurea vecchio ordinanamento o laurea magistrale o dottorato di ricerca oppure frequentanti un dottorato di ricerca.

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