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Da rifiuto a... ferrovia. Si può con gli pneumatici fuori uso

domenica 8 novembre 2015

2' di lettura

Rimini, 5 nov. - (AdnKronos) - Traversine ecosostenibili realizzate in gomma riciclata da pneumatici fuori uso, i cosiddetti Pfu. Le ferrovie del futuro potrebbero essere così, andando a sostituire le traverse in calcestruzzo, standard attuale del mercato mondiale, e trasformando un rifiuto in risorsa perché per farlo si utilizzano plastica riciclata e polverino di gomma ottenuto dal riciclo di Pfu. Con un doppio vantaggio: "a livello economico si riducono del 50% i costi di manutenzione delle linee ferroviarie e si aumenta la durata del prodotto: 50 anni contro i 30/40 del calcestruzzo - spiega Giovanni Maria De Lisi, amministratore e fondatore di Greenrail - Ma non sono da meno i guadagni ambientali: per ogni km di linea armata con traverse Greenrail si contribuisce a recuperare 35 tonnellate di pneumatici fuori uso e 35 tonnellate di plastica. Le traversine, inoltre, abbattono anche le vibrazioni e diminuiscono la rumorosità. Non ultimo, l’aspetto energetico: "queste sono le uniche traverse ferroviarie al mondo progettate per produrre energia elettrica mediante sistemi piezoelettrici o moduli fotovoltaici polimerici”, aggiunge il giovane imprenditore, appena trentenne e già corteggiato dal mercato brasiliano. A presentare Greenrail in occasione di Ecomondo, a Rimini, Ecopneus, società consortile per il rintracciamento, la raccolta, il trattamento e la destinazione finale degli Pfu. “Greenrail è un esempio di come il futuro della gomma riciclata si costruisca anche con l’innovazione tecnologica – commenta Giovanni Corbetta, direttore generale Ecopneus - è su questo che Ecopneus sta puntando, mettendo in cam­po uno sforzo enorme per sostenere lo sviluppo di una cultura dell’economia circolare, per aprire nuovi mercati e nuove soluzioni applicative per i prodotti, granuli e polverini, derivanti dal riciclo dei Pneumatici Fuori Uso". "Il recupero dei materiali è, infatti, un settore su cui siamo fortemente direzionati con un investimento in ricerca e sviluppo che, dal 2011 ad oggi, ha raggiunto i 14 milioni di euro. Dal 2011 ad oggi - aggiunge Corbetta - il 37,5% di Pfu è stato trasformato in nuovi materiali come granuli, polverini di gomma e acciaio, ma l’obiettivo è trasformare questo ambito in un’industria che crea lavoro, sapere e prodotti sostenibili che concorrono alla sosteni­bilità del Sistema Paese”. Oltre a Greenrail basic, la società è impegnata nello sviluppo di “Greenrail Piezo” (traversa che produce energia elettrica al passaggio del treno, tramite compressione e vibrazioni) e “Greenrail Solar” in grado di generare per ogni km di linea circa 150kwh di energia solare, mediante l’integrazione di moduli fotovoltaici. Il nuovo concept di Greenrail, ideato dal giovane imprenditore Giovanni Maria De Lisi, ha già vinto numerosi premi dedicati all’imprenditoria, tra cui Edison Start 2015. Sbarcherà sul mercato nel 2016, ma le richieste di realizzazione sono già numerosissime, al punto che Greenrail ha depositato il brevetto in più 120 Paesi.

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