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Calcioscommesse, un libro inguaia Antonio Conte: l'ex giocatore del Bari e quella frase del ct

di Giulio Bucchi domenica 21 febbraio 2016

2' di lettura

Nella giornata in cui a Cremona ha preso il via il processo penale sul calcioscommesse, a Milano viene presentato il libro Ingiustizia sportiva. Lo strano caso del del Dr. Palazzi e Mr. Conte. del giornalista di Sky Dario Nicolini. E dalle pagine della sua inchiesta emerge un particolare che getta una luce assai poco gradevole sul ct della Nazionale Antonio Conte. La partita incriminata è Chievo-Bari, ultima partita del campionato di B 2007/08. Ai veronesi basta un punto per la promozione mentre i pugliesi allenati da Conte sono tranquilli. Quella frase di Conte - Nicolini ha raccolto la testimonianza di Vincenzo Santoruvo, centravanti del Bari, e le sue parole sono potenzialmente esplosive. "Arriva il presidente (Vincenzo Matarrese, ndr) e ci fa: Ragazzi, domenica andate a Verona.... C'era il Chievo che aveva due punti di vantaggio sul Bologna, c'è da dare la Coppa, giusto? Allora il fratello doveva consegnare la Coppa, questa è senza precedenti. Poi io sono di Bari, mica ci posso andare a mettere la faccia. Avete capito? Con un punto il Chievo è matematicamente primo... Che mio fratello (Antonio Matarrese, all'epoca presidente della Lega Calcio, ndr) sta a Verona e deve premiare il Chievo!". Matarrese era serissimo, sottolinea Santoruvo: "Noi ci guardavamo in faccia come per dire: Potevamo immaginarcelo che dovevamo far pari, ma venirlo a dire...". Una scena comica, se non fosse che quella frase sarebbe stata pronunciata davanti a tutta la squadra, mister Conte in testa: "Arriviamo a Verona, cioè loro sapevano già tutto - confida Santoruvo -. Allucinante! Incredibile! Il Chievo va in vantaggio all'improvviso. Si scansano, noi non si fa gol: Conte ci piglia per il culo. Conte ci pigliava per il culo! A me personalmente. Regà, ma neanche nelle partite combinate riuscite a far gol?". Santoruvo squalificato - Per il suo coinvolgimento Santoruvo è stato squalificato nel luglio 2013 per 3 anni e 6 mesi, mentre Conte è a processo a Cremona per un'altra partita, Siena-Albinoleffe del maggio 2011, in cui gli sarebbe contestata l'omessa denuncia per la combine. Il ct punta all'archiviazione.

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