Dietro la storia drammatica del comico Marco Della Noce, ridotto sul lastrico dopo la separazione dalla moglie nel 2007, si nasconderebbe una verità ben diversa da quella raccontata finora. A far chiarezza sulla vicenda è intervenuto l'avvocato Andrea Natale, legale dell'ex moglie di Della Noce, che su Il Messaggero ha detto: "Ha detto molte cose che non corrispondono a verità. IL suo stato di bisogno dipende esclusivamente dal suo stile di vita - ha puntualizzato l'avvocato - L'attore irresponsabilmente ha sperperato quanto accumulato nei momenti più felici della propria carriera per ragioni che nulla hanno a che vedere con la separazione". La descrizione che ne fa l'avvocato dell'ex moglie fa emergere un profilo ben diverso da quello raccontato sui giornali da Della Noce. Il legale sostiene che il comico ha smesso dal 2013 di dare "qualsiasi tipo di contribuzione" per il mantenimento dei figli e per "oltre 12 anni ha avuto un'altra relazione effettiva, dalla quale è nata la terza figlia. Anche nel momento in cui era all'apice della propria carriera, è sempre stato restio ad adempiere ai propri obblighi di mantenimento dei figli". Da parte dell'avvocato Natale e della sua assistita non ci sarebbe nessuna "finalità demolitrice verso l'ex coniuge", ma solo la necessità di chiarire che la donna "non ha promosso nessuna iniziativa esecutiva che ha riguardato la partita Iva, ma piuttosto eventuali crediti da lui goduti verso terzi". Iniziative finora inutili, secondo il legale: "Per cui non si comprende come il signor Della Noce possa affermare che il suo stato attuale dipenda dalle iniziative della nostra assistita".