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Integratori alimentari, l'interazione pericolosissima: con cosa non dovete mischiarli

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L'allarme è preoccupante: "Non consumate integratori alimentari a base di Garcinia Cambogia". L'Agenzia nazionale francese per la sicurezza alimentare, ambientale e del lavoro (ANSES) si è mossa dopo un caso mortale di epatite fulminante e diverse altre segnalazioni di effetti collaterali gravi. La Garcinia cambogia è un ingrediente presente in decine di integratori per la perdita di peso, per le supposte proprietà dimagranti dell’acido idrossicitrico (HCA) presente nel frutto della pianta.

Dopo la tragedia, l'ANSES ha avviato un’analisi degli effetti collaterali di questi integratori segnalati ai sistemi di vigilanza francesi, europei e nordamericani e nella letteratura scientifica. E i risultati sono preoccupanti. Basti pensare che in Francia ci sono stati 38 casi di danni epatici, effetti psichiatrici, pancreatiti, problemi cardiaci e danni ai muscoli (rabdomiolisi) tra il 2009 e il 2024. In Italia, invece, sono stati segnalati una ventina di casi tra il 2002 e il 2019. Soprattutto a danno di cuore e fegato.

 

 

Per questo motivo, l'ANSES ha sconsigliato il consumo di prodotti a base di Garcinia cambogia a tutta la popolazione. Anche perché l'efficacia di questi prodotti non è dimostrata. Ma c'è da aspettarsi che si arrivi fino a divieto di uso di Garcinia cambogia negli integratori. In Italia, invece, dal 2021 sulle etichette degli integratori con Garcinia cambogia è comparsa la dicitura: "AVVERTENZA IMPORTANTE: qualora a seguito dell’uso del prodotto insorgano dei disturbi, a carico ad esempio della funzione epatica o del sistema nervoso centrale, interrompere l’assunzione e sentire il parere del medico”.

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