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Fegato grasso, zero sintomi e rischi enormi: come scoprire se sei in pericolo

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Occhio al "fegato grasso". Quello che in medicina viene chiamato steatosi epatica è uno dei principali attori nella cosiddetta sindrome metabolica, una condizione che espone al rischio di sviluppare diabete di tipo II e aumenta la probabilità di malattie cardiovascolari, che possono causare infarti e ictus.

Ma cosa può aumentare il rischio di avere il fegato grasso? "Essere sovrappeso — ha spiegato Anna Ludovica Fracanzani, direttore SC Medicina ad Indirizzo Metabolico Policlinico di Milano —, avere una disposizione del grasso differente soprattutto nelle viscere (si misura con la circonferenza vita che non deve superare nelle donne adulte gli 80 cm e i 94 cm nell’uomo), pressione alta, trigliceridi (non sopra i 150 mg/dl), colesterolo buono non troppo basso e diabete". 

In ogni caso, spiega l'esperta al Corriere della Sera, la steatosi è molto comune. Cosa comporta? Il tessuto adiposo secerne, è un organo endocrino, che fa aumentare il livello di infiammazione. Quando "ingrassa", il fegato attiva "una progressiva infiammazione con distruzione delle cellule epatiche, che vengono progressivamente sostituite da tessuto fibroso, che può creare le premesse per la cirrosi epatica". La cosa peggiore è che chi riscontra il problema può non accorgersi. Almeno fino a quando non arrivano le prime conseguenze. 

 

 

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