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Giornata mondiale per la lotta all'HIV-AIDS, le problematiche ancora da risolvere

Luchadora, artista del collettivo contro lo stigma “Conigli Bianchi” Foto: Luchadora, artista del collettivo contro lo stigma "Conigli Bianchi"

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L’HIV non ha mai smesso di circolare. Anzi, proprio a causa della minor informazione negli ultimi anni la sua pericolosità è stata sottovalutata, soprattutto dai giovani. Lo dimostrano i dati delle nuove infezioni che ogni anno si registrano in Italia, che si mantengono elevate fra i 25 e i 29 anni1. Per puntare di nuovo i riflettori sull’HIV, in occasione della Giornata Mondiale per la lotta all’HIV/AIDS, che, come ogni anno, si celebra il 1° dicembre, Luchadora, artista del collettivo contro lo stigma “Conigli Bianchi” (nella foto), in collaborazione con Gilead Sciences e 14 Associazioni non profit operanti nell’area della prevenzione e dell’assistenza dell’HIV, ha realizzato un’opera artistica con una creatività ispirata ai temi della collaborazione, della lotta allo stigma, alla ricerca scientifica e al concetto di U=U. Un’opera realizzata appositamente per la Giornata Mondiale, che sarà visibile il 1° dicembre in alcuni spazi d’impatto e in luoghi di grande passaggio nel centro di Milano. 


Nella foto: Luchadora, artista del collettivo contro lo stigma “Conigli Bianchi”

 

“Di HIV si parla sempre meno e questo ha un grave impatto sulla diffusione del virus perché molte delle persone che si infettano, e sono soprattutto i giovani, si infettano in maniera assolutamente incosciente, senza avere nessuna percezione del rischio di contrarre l’infezione - spiega Prof. Andrea Gori, Direttore dell’Unità Operativa Malattie infettive Ospedale Luigi Sacco di Milano e presidente di Anlaids Lombardia. Oggi fortunatamente abbiamo terapie in grado di controllare l’infezione e che riducono fortemente la mortalità ma questo non deve portare ad abbassare la guardia”.

La scarsa informazione da una parte contribuisce a mantenere alto il numero dei contagi e sostiene la circolazione del virus, dall’altro alimenta lo stigma che ancora grava sull’HIV. Ecco perché è fondamentale parlare e rendere più accessibili i test per verificare la presenza dell’infezione – così da interrompere la catena dei contagi e favorire la diagnosi precoce – e informare la popolazione sui progressi della ricerca che hanno consentito di azzerare completamente la replicazione del virus, annullando di conseguenza anche la trasmissibilità dell’infezione. In inglese questo si traduce nell’equazione U=U, ovvero Undetectable = Untransmittable: una informazione importante che deve assolutamente essere diffusa, in quanto consente da un lato di abbattere lo stigma legato alla paura della contagiosità, dall’altro di avere una vita sociale, sessuale, familiare per coloro che vivono con una diagnosi di HIV. 

“U=U è un passo avanti enorme nella storia dell’infezione da HIV, perché permette alle persone che vivono con HIV di avere una vita sociale, di relazione, di intimità assolutamente normale e soprattutto perché toglie allo stigma sociale la sua ragion d’essere - conclude Andrea Gori. Lo stigma nasce dalla mancanza di conoscenza: portare il concetto di U=U il più possibile al di fuori degli ambiti clinici è un nostro dovere. Dobbiamo diffondere questa informazione affinché le persone che vivono con HIV possano riappropriarsi della propria vita e migliorarla. Ma soprattutto dobbiamo dire alla società che una persona con replicazione azzerata del virus grazie alla terapia, non trasmette l’infezione”. 

“La Giornata Mondiale del 1° dicembre è un appuntamento importante per tutto coloro che lottano per un futuro senza HIV. Gilead è da sempre in prima linea per portare al paziente non solo terapie trasformative ma anche per farsi parte attiva per il raggiungimento di questo obiettivo.- afferma Cristina Le Grazie, Direttore Medico di Gilead Sciences - Attraverso la collaborazione vogliamo ribadire il nostro impegno al fianco delle associazioni pazienti, delle istituzioni e della classe medica per favorire l’informazione e la conoscenza, per abbattere lo stigma e contribuire al miglioramento della qualità di vita delle persone con HIV.  Anche questa volta abbiamo scelto il linguaggio dell’arte per raggiungere in modo efficace e coinvolgente il maggior numero di persone possibili, per avvicinarci il più possibile al nostro obiettivo: Un futuro senza HIV. Per tutti, ovunque”.

Associazioni aderenti all’iniziativa con concessione dell’egida: ALA Milano Onlus - Associazione Lotta all'AIDS Milano, ANLAIDS Sezione Lombarda, Arcigay Milano Onlus, Arcobaleno AIDS ODV, ASA Milano Onlus – Associazione Solidarietà AIDS, Comitato Provinciale “Antinoo” Arcigay Napoli Onlus, Fondazione Villa Maraini - CRI, Fondazione LILA Milano Onlus – Lega Italiana per la lotta contro l’AIDS, Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, Milano Check Point, NADIR Onlus, NPS Italia Onlus – Network Persone sieropositive, Plus Bologna – Persone LGBT+ sieropositive, Don Giuseppe Monticelli Società Cooperativa Sociale. 

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