Alzheimer scoperto con lo smartphone: una diagnosi sconvolgente
In un recente studio condotto dal professor Edward Wang, degli studiosi di San Diego hanno spiegato alla testata Usa The Verge una strabiliante invenzione. Sarebbe stata progettata un'applicazione capace, attraverso l'utilizzo di una fotocamera a raggi infrarossi usati per il riconoscimento facciale, di analizzare le pupille delle persone e constatare per tempo la presenza di malattie come l'alzheimer.
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Gli esperti hanno spiegato quanto le pupille possano essere rivelatrici nei confronti di questa patologia. La diagnosi via app non fornisce di certo un risultato immediato ma fornisce un primo screening di tutti quelli che potrebbero essere soggetti a questa malattia. In che modo? I dispositivi percepiscono la differenza tra le varie pupille delle persone con il relativo colore degli occhi.
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Dopo una serie di procedure richieste ai soggetti che decidono di affidarsi a questa app, le risposte vengono registrate per poi essere analizzate a captare i diversi disturbi cognitivi a esse collegate. Gli studiosi hanno constatato che in base a diversi impulsi dati dallo smartphone, le pupille reagiscono in maniera diversa, dando così feedback differenti a seconda della presenza di eventuali disturbi. Sicuramente questo è un grande passo sia in ambito tecnologico sia per la salute delle persone: un metodo preventivo che può salvare la pelle a molti.