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Mascherine all'aperto, "gravi rischi per la salute": parla l'esperto, una follia da fermare

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Da venerdì 11 febbraio non sarà più obbligatorio indossare la mascherina all’aperto, anche se occorrerà comunque averla sempre con sé in caso di assembramento. Molte persone però continueranno a usarla: d’altronde la fine di questa restrizione è stata decisa solo per motivi politici (bisognava dare un "segnale"), ma non ha un vero fondamento scientifico. La mascherina continuerà infatti a essere molto utile anche all’aperto, e non solo per proteggersi dal Covid.

 

 

È evidente infatti che negli ultimi due anni, grazie alle mascherine, l’influenza e gli altri virus simili sono praticamente spariti: pensiamo ad esempio al polline che tra qualche settimana inizierà a dare il tormento agli allergici, indossando la mascherina si può evitare tutto ciò. “Dobbiamo comprendere che le mascherine sono utili per proteggerci da tanti virus - ha spiegato a Il Messaggero Massimo Andreoni, direttore di Malattie infettive del Policlinico Tor Vergata di Roma - noi ovviamente in questo periodo parliamo soprattutto di Sars-Cov2, ma in realtà le mascherine sono una barriera importante per le infezioni dell’apparato respiratorio. Non dimentichiamo che in alcune parti del mondo indossarle è un’abitudine”.

 

 

Quindi continuare a usarle pur decadendo l’obbligo potrebbe essere un gesto di buon senso: “Se le usiamo anche quando vogliamo evitare di prendere un malanno, riusciremo a proteggere noi e tutti quelli che ci stanno accanto”.

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