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Covid, i premi Nobel nella testa dei no-vax: "Cosa li spinge a rifiutare il vaccino", un drammatico caso psicologico

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Melania Rizzoli
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Cosa passa nella mente delle migliaia di no-vax che ancora resistono e non intendono proteggere se stessi e i propri figli da una malattia virale che si è rivelata letale per milioni di persone al mondo? E cosa li spinge a mantenere ed ostentare comportamenti autolesionistici al di là di ogni ragionevole dubbio? Lo spiega bene la Psicologia Cognitiva, scienza che cerca di capire perché, in determinate circostanze, pur di fronte ad un pericolo evidente ed accertato, la mente tende a compiere errori di percezione e di ragionamento, influenzando più o meno gravemente le decisioni dei diversi ambiti della vita. Il Prof. Daniel Kahneman, che su questa ricerca ha vinto il premio Nobel, ha scoperto che la nostra mente, e di conseguenza la nostra coscienza, è soggetta a distorsioni sistematiche, chiamate 'bias cognitivi', delle quali non si è consapevoli, ma che portano a prendere decisioni irrazionali anche quando si ha la convinzione di averci ragionato sopra a lungo, le quali possono indurre a commettere errori anche gravi, e tali 'bias cognitivi' oggi sono entrati anche nella controversia sui vaccini, i rimedi terapeutici più efficaci e più importanti che la medicina abbia mai prodotto nella sua storia.

 

 

PAURA DELLA NOVITÀ
Quando insorge un reale pericolo per la salute, o quando si avverte la reale percezione del rischio che si corre a non curarsi, dalla normale influenza, all'infarto del miocardio o ai vari tipi di cancro, a nessuno viene in mente di rifiutare le cure salvifiche per sopravvivere all'evento patologico che può essere sicuramente eliminato e guarito, ma quando si tratta di un pericolo 'nuovo', del quale non si ha memoria, difficile da visualizzare e non ben compreso,le persone più fragili psicologicamente, o più ostinatamente contro sistema, si spaventano, non credono alle rassicurazioni degli scienziati e delle autorità sanitarie sulle soluzioni proposte, anzi in esse si sviluppa una sorta di sfiducia, di rabbia, che spesso sfocia addirittura in indignazione, che spinge a non prendere in considerazione gli argomenti razionali della scienza, a mortificarli e ridicolizzarli, anzi a convincersi che alla base di tutto vi siano interessi oscuri, trasformando una questione sanitaria scientifica in una questione di giustizia e di principio, cercando conferme, ancorché senza fondamento, nelle proprie convinzioni sempre più radicate.

 

 

Le persone che rifiutano tenacemente il vaccino confidano in un vasto gruppo di simili ugualmente contrari, rinchiusi in una bolla elitaria, tutti convinti di saperne più della scienza, proprio perché vittime inconsapevoli di quel 'bias cognitivo' che porta a sovrastimare in modo sproporzionato le proprie competenze in un determinato ambito, in questo caso scientifico, anche se queste sono in realtà davvero scarse, iper alimentando il proprio ego risultato invece deficitario in molte sfide della propria vita. Questa dissonanza cognitiva compare spesso quando una forte convinzione intrinseca viene messa in dubbio, il soggetto prende questo avvenimento come un attacco verso di lui, e la sua mente si mette alla ricerca di elementi, anche palesemente assurdi, che possano sostenere il proprio convincimento ritenuto minacciato, anzi rafforzando lo stesso con argomentazioni spesso palesemente insostenibili.

FOBIE E COMPLOTTI
La pandemia da Covid19 come è noto ha causato milioni di decessi in tutto il mondo, e purtroppo ancora ne produce anche se in misura minore, eppure non si è riusciti a convincere l'intera popolazione italiana a vaccinarsi, pur avendo dimostrato con dati epidemiologici e scientifici la miracolosa risposta che hanno dato i vaccini a livello globale, interrompendo la catena di morti e di ricoveri nelle terapie intensive patiti negli ultimi due anni, e producendo una barriera anticorpale talmente massiccia nella popolazione che sta lentamente provocando il 'raffreddamento' del Virus, una volta pericolosamente e quasi esclusivamente letale. Le accuse che il popolo dei no-vax, intesi come coloro che si oppongono e rifiutano la vaccinazione anti Covid, si stanno pericolosamente estendendo a tutti i tipi di vaccini, con argomentazioni sempre più forti e sempre meno probabili, fino ad immaginare l'esistenza di complotti fra case farmaceutiche, scienziati e fantomatici interessi delle autorità sanitarie, con un aggravamento dei 'bias cognitivi' che accecano ogni senso critico, ignorando che per proteggersi dal loro gigantesco e dannoso abbaglio, il pericolo su cui concentrarsi non è la 'dittatura sanitaria' che colpevolizzano pubblicamente, ma è solo ed esclusivamente quello che fiorisce e s' ingrossa giorno dopo giorno nella loro mente. 

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