Coronavirus e infarti, "morti triplicati". Locatelli, la sconvolgente correlazione con la pandemia
La pandemia di coronavirus ha portato anche effetti indiretti come “una riduzione delle ospedalizzazioni per infarto del miocardio: in Italia la scorsa primavera quasi il 50% di ospedalizzazioni in meno, con un numero triplo di morti associati a patologia miocardica infartuale acuta”. Per quanto riguarda gli screening oncologici “abbiamo osservato e registrato una riduzione superiore del 50% sia per le mammografie che per la ricerca del sangue occulto nelle feci e negli screening del cancro della cervice uterina. Negli Usa si stima che nei prossimi 10 anni ci saranno 10mila morti addizionali per carcinoma mammario o del colon retto dovute a diagnosi tardive”, ha rivelato il coordinatore del Comitato tecnico scientifico Franco Locatelli.
"Non sarà come il 2020". Locatelli e l'autunno, il bollettino non mente: numeri quasi da record
"Il covid-19 è diventata la quarta causa di morte nel nostro Paese", ha sottolineato Locatelli. "La pandemia ha portato a un'alterazione o addirittura a un'interruzione dei servizi nelle prestazioni sanitarie offerte, il 94% dei Paesi che hanno risposto all'Oms ha riportato un'alterazione dei servizi sanitari offerti", spiega Locatelli.
"La terza dose per i soggetti sani e giovani non è assolutamente scontata. Occorre dare copertura nei Paesi dove la campagna vaccinale è imparagonabilmente più bassa". Intanto continua a scendere a livello globale il numero settimanale di casi e morti di Covid. Tra il 20 e il 26 settembre sono stati infatti oltre 3,3 milioni i contagi e oltre 55mila i decessi segnalati nel mondo. Il calo è del 10% sia per le infezioni sia per il numero di vittime del virus. In Europa il trend discendente ha rallentato: con 1,09 milioni di casi e 14.638 morti settimanali, nel Vecchio continente si registra un -1%, con numeri praticamente simili alla settimana scorsa.