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Vaccino, "fate il siero e inginocchiatevi": se chi ha un dubbio viene trattato come un criminale

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Francesco Bertolini
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Vaccinatevi è l'esortazione più ascoltata in Italia da qualche tempo. A questa esortazione è stata aggiunta anche quella di inginocchiarsi; che non si adegua a questi comportamenti è un criminale, un irresponsabile, un razzista, un omofobo etc. Bisogna adeguarsi, allinearsi, per essere un bravo cittadino, e soprattutto non si devono porre domande. Domande sulla gestione della pandemia sono state da subito tacciate di complottismo e in buona sostanza si è dato dell'idiota a chiunque chiedesse delle risposte.

Oggi di fronte all'esplosione dei contagi in Gran Bretagna e in Israele, i due Paesi portati ad esempio di efficienza nell'affrontare senza dubbi e senza tentennamenti la crisi, qualche dubbio comincia a emergere e chi sosteneva che vaccinare durante una diffusione estesa del virus fosse sbagliato forse andrebbe invitato almeno in un contraddittorio con coloro che, fortunati, non hanno mai avuto dubbi. Può essere che comunque in autunno il virus circoli in maniera endemica provocando malattie. leggere, ma può anche essere che si sviluppino varianti più resistenti e più pericolose.

 

 

 

 

Ma le domande non possono essere fatte nemmeno sugli altri grandi temi del momento. L’arcobaleno illumina il cielo non solo dopo il temporale, ma ormai perennemente, il nuovo mondo inclusivo si sta avvicinando a grandi passi. Federico Rampini, voce indipendente, ha segnalato più volte i rischi di appoggiare in maniera indiscriminata il movimento Black Lives Matter, abbracciato completamente dall’establishment e molto meno, paradossalmente, dalle comunità afro americane. L’establishment non ha condannato i saccheggi e le devastazioni sotto il marchio BLM, avvenute solitamente nei quartieri più popolari e più “neri” d’America.

 

 

 

 

 

Chissà se tutti coloro che oggi subiscono il ricatto vaccinale avrebbero ricoperto ruoli di eroi rivoluzionari, ai tempi degli imperi coloniali o quando alle donne non veniva riconosciuto il diritto di voto, o in tanti altri contesti della storia in cui ribellarsi al potere e all’ordine costituito significava rischiare quasi certamente la vita. Oggi il conformismo dominante è stucchevole e patetico, per questo motivo oggi l’unico atto di vera identità politica è la capacità di pensare con la propria testa, di porsi domande e cercare risposte, anche se non si è virologi o politologi, così come i giornalisti sportivi che commentano le partite non sono calciatori o allenatori; ciò che il gregge odia di più è proprio chi la pensa diversamente, oggi l’atto più eroico possibile.

 

 

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