Listeria, il batterio che sconfigge anche il freezer: ecco i cibi a rischio e come difendersi
Listeria monocytogenes è un microrganismo patogeno opportunista in grado di sopravvivere e proliferare anche a temperatura di refrigerazione e in condizioni avverse per altri batteri. Per la sua notevole resistenza, è un importante contaminante degli alimenti crudi e cotti e degli ambienti di lavorazione. Dopo il consumo di cibo contaminato, la maggior parte dei soggetti adulti in buona salute non presenta alcun sintomo o può manifestare lievi sintomi gastroenterici di breve durata.
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Il fatto alimentare spiega che "nelle donne in gravidanza, nei neonati, negli anziani e negli individui immunocompromessi si possono sviluppare forme gravi di malattia. In Italia e negli altri Paesi dell’Unione europea, i casi di listeriosi mostrano una tendenza alla crescita e interessano soprattutto i soggetti di età superiore ai 65 anni". C'è anche uno studio, realizzato dal Comitato nazionale per la sicurezza alimentare, che ha effettuato una stima preliminare dell’esposizione del consumatore italiano. "I prodotti più a rischio sono stati quelli cotti a base di carne, che possono essere soggetti a manipolazioni e conservazione anche dopo la cottura e i salumi. Ciò ribadisce l’importanza di una corretta manipolazione e conservazione degli alimenti pronti al consumo, sia nelle fasi di distribuzione e di somministrazione, anche in ambito domestico", spiega il sito.
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La forza della Listeria monocytogenes è la sua versatilità per cui è in grado di sopravvivere e proliferare in condizioni avverse per altri batteri. I casi di listeriosi confermati segnalati dal 2013 al 2017 nei Paesi dell’Unione europea mostrano una tendenza crescente statisticamente significativa. Nel corso del 2017, 30 paesi hanno segnalato 2.502 casi di listeriosi confermati.La forza di questo batterio è la sua versatilità per cui è in grado di sopravvivere e proliferare in condizioni avverse per altri batteri, quali: temperatura di refrigerazione (2-4°C); alimenti mediamente acidi (pH4-5) ed è persino vitale in cibi con alte concentrazioni saline.
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