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Vaccino, l'Europa punta tutto su Pfizer: "Pronto un terzo contratto". Un assist alla Germania?

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Circola ormai da qualche giorno l’indiscrezione secondo cui l’Unione europea sarebbe intenzionata ad affidarsi solo a Pfizer e Moderna a partire dal prossimo anno. Una decisione che, se dovesse essere confermata, sarebbe difficile da motivare dal punto di vista scientifico, dato che AstraZeneca e Johnson & Johnson sono state vittime di psicosi e campagne mediatiche del terrore, pur non presentando effetti collaterali gravi o mortali in numero superiore agli altri vaccini. D’altronde con i farmaci non esiste il rischio zero, ma allo stesso tempo è acclarato che i benefici superano di gran lunga i rischi. 

 

 

Nonostante ciò l’Europa ha deciso di puntare tutto su Pfizer-Biontech: i maligni noteranno certamente che si tratta, guarda caso, proprio del vaccino tedesco… O meglio, finanziato con i soldi della Germania e messo a punto con gli Stati Uniti. La presidente Ursula von der Leyen ha confermato l’avvio delle trattative con Pfizer-Biontech per un terzo contratto: “Prevede la consegna di 1,8 miliardi di dosi nel periodo dal 2021 al 2023. E comporterà che non solo la produzione dei vaccini, ma anche di tutti i componenti essenziali, avrà sede nell’Ue. 

 

 

Lo scorso 26 marzo l’Ema ha autorizzato l’impianto di Marburgo, che produrrà sia la sostanza attiva che il prodotto finito, mentre la Francia ha avviato la produzione nei laboratori della Delpharm. In questo modo l’Ue ha mosso i primi passi per far fuori gli altri vaccini e affidarsi principalmente a quelli a mRna messaggero (Pfizer e Moderna), che sono ritenuti i più affidabili sotto tutti i punti di vista. 

 

 

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