AstraZeneca, via libera dall'Ema: "Il vaccino è sicuro, ma dobbiamo investigare sulle reazioni". Non è finita qui
“Il vaccino AstraZeneca è sicuro, efficace. I benefici sono superiori ai rischi ed escludiamo relazioni tra casi di trombosi”. Lo ha dichiarata Emer Cooke, la direttrice dell’Ema che in questi tre giorni ha scoperto l’acqua calda, ovvero che tra i casi di trombosi e il vaccino c’è soltanto un nesso temporale e non causale. I dati erano chiari già prima, ma stavolta è stata la scienza stessa a non fidarsi di se stessa, facendosi travolgere dall’emotività e avallando una decisione politica scriteriata, che ha rallentato ulteriormente la campagna di vaccinazione nei paesi europei e soprattutto ha creato un clima di paura e sfiducia che sarà difficile da ribaltare.
“La situazione non è insolita né inattesa quando si vaccinano milioni di persone, ma dobbiamo investigare se le reazioni sono dovute al farmaco o a malattie pregresse”, ha dichiarato la direttrice dell’Ema, che è finita al centro delle polemiche per aver cambiato più volte parere: quando è scoppiato il caso delle trombosi l’Ema stessa aveva subito messo in chiaro che il vaccino AstraZeneca è sicuro e non è connesso direttamente a eventi così rari e gravi, salvo poi cambiare idea repentinamente e consigliare la sospensione solo perché i leader europei sono stati travolti dalla paura, Angela Merkel su tutti.
E a quel punto anche Mario Draghi si è dovuto accodare, non considerando però che rispetto alla Germania, dove Pfizer abbonda, l’Italia adesso dovrà ricostruire il piano vaccinale che aveva appena lanciato. Tenendo in conto che, almeno in queste settimane, saranno ben poche le persone desiderose di vaccinarsi con AstraZeneca dopo tutti i disastri combinati ultimamente. Il foglietto illustrativo del vaccino AstraZeneca "deve essere aggiornato: è importante che venga comunicato al pubblico e agli operatori sanitari perché apprendano meglio queste informazioni, permettendo loro di mitigare questi effetti collaterali", ha dichiarato Sabien Straus, presidente del Prac (Commissione di farmacovigilanza).